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Ladro ammette tutto: "Giudice ad agosto non c'è lavoro, per questo vado a rubare"

Ha la residenza ad Ivrea ma i fatti sono capitati a Brembate

Ladro ammette tutto: "Giudice ad agosto non c'è lavoro, per questo vado a rubare"

Dopo essere stati smascherati, hanno cercato di scappare a bordo di una moto Honda, con la targa contraffatta, sulla strada che da Osio Sopra va a Boltiere direzione Brembate.

A Brembate, l'altro ieri, i carabinieri di Treviglio, hanno inseguito fino allo sfinimento due fuggiaschi riuscendo poi a bloccare il conducente.

Si trattava di Carlo Lafleur, 47 anni, residente Ivrea di origini "Sinti". Niente da fare per il complice, dileguatosi in men che non si dica. Oltre a diversi monili in tasca (orologi, anelli, spille, collane) risultati rubati poco prima da un’abitazione di Osio Sopra, dove i due avrebbero tentato anche un altro furto, nel marsupio di Lafleur è stata anche trovata una ricetrasmittente sulle frequenze della polizia e un foglietto con indicate tutte le frequenze della Lombardia, oltre a spray urticante e arnesi per lo scasso.

Lafleur, che sulla fedina penale ha parecchi precedenti, ha ammesso ai carabinieri di aver rubato i "gioielli" in un’abitazione, indicando anche l’indirizzo.

In tribunale, però, dove s'è tenuta l'udienza di convalida dell'arresto,  ha fatto scena muta quando gli è stato chiesto il nome del complice.

"Sono dispiaciuto, solo che il lavoro è quello che è", ha affermato davanti al giudice Nava, durante il processo per direttissima. "Lavoro come ferraiolo, un’attività che ad agosto si ferma. Non trovo lavoro e non volevo chiedere soldi a mio padre".

Per l’uomo, che farebbe anche volontariato in Croce rossa, sono stati disposti i domiciliari.

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