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Cronaca
14 Luglio 2023 - 12:02
gtt
Un altro autista dei Gruppo Torinese Trasporti è stato vittima di un'aggressione.
L'episodio si è verificato a Banchette, lungo la strada Castellamonte, nel pomeriggio di mercoledì 12 luglio.
E' la quarta volta che succede nel giro di pochi mesi: era già successo ad aprile, a maggio e a giugno.
Una cadenza mensile che si fa davvero preoccupante.
La vittima di questa aggressione è stato un autista della GTT che stava operando sulla linea per Cuorgnè.
Secondo quanto riportato, l'autista aveva appena dato indicazioni al suo aggressore, che sembrava non essere in uno stato normale al momento di salire sull'autobus.
Già dall'inizio, l'aggressore dava l'impressione di non reggersi in piedi, nonostante fosse carico di pacchi. Inoltre, aveva preso la direzione sbagliata, salendo sull'autobus che si dirigeva verso Cuorgnè anziché verso Ivrea.
L'autista, su richiesta dell'aggressore, gli aveva gentilmente fatto notare l'errore e gli aveva consigliato di scendere e attendere l'arrivo del bus corretto dall'altra parte della strada.
L'aggressore aveva apparentemente accettato questa soluzione. Tuttavia, quando il bus si è fermato alla fermata successiva, l'aggressore, a causa del suo stato di confusione, è caduto a terra finendo vicino alla cabina dell'autista.
A quel punto ha sputato sul lavoratore e ha successivamente lanciato una confezione di crema idratante, colpendo l'autista alla testa e sporcando il bus.
La situazione è ulteriormente degenerata quando l'aggressore ha iniziato a brandire un estintore.
L'autista e un passeggero hanno cercato di farlo scendere per garantire la sicurezza di tutti i passeggeri, ma l'aggressore ha reagito colpendo l'autista con un calcio alla schiena, lasciando un ematoma. Dopo una lotta estenuante, l'autista è riuscito infine a completare il percorso. Successivamente, è stato trasportato in ospedale a Chivasso, dove gli è stata diagnosticata una prognosi di dieci giorni di ricovero.
Giovanni Ambrosio, responsabile sindacale della Cgil di Ivrea, e referente per il comparto trasporti in Cananvese ed Eporediese, ha sottolineato l'inaccettabilità di tali aggressioni contro i lavoratori del servizio pubblico.

GIANNI AMBROSIO Responsabile Cgil di Ivrea
"Il tema delle aggressioni fisiche o verbali nei confronti degli operatori del servizio pubblico è diventato tristemente all'ordine del giorno. Conducenti dei mezzi di linea, personale di bordo, personale delle biglietterie, operatori sanitari. Tutti sono diventati il bersaglio di piccole o grandi frustrazioni che sfogano in rabbia verso chi, per lavoro, è in prima linea. E tutto ciò è inaccettabile".
Una situazione che per Ambrosio è figlia dei tempi che corrono: "La popolazione sta vivendo momenti difficili e quando verrà meno il reddito di cittadinanza la situazione peggiorerà ulteriormente. Intere fasce di popolazione si riverseranno su patronati, servizi sociali, sindacati, per capire come sbarcare il lunario. Quello che non si può accettare è che il senso di frustrazione che nasce dalle difficoltà, sfoci in ira nei confronti di chi è lì per dare risposte".
Nel mondo dei trasporti sono sempre più le aggressioni registrate. Solo poche settimane fa, sempre nella zona dell'alto Canavese, si erano verificati altri due episodi simili.
A Salassa, una ragazza di 22 anni era stata identificata dai carabinieri come responsabile dell'aggressione a un controllore.
A Rivarolo, presso la stazione ferroviaria, era stato un autista ad essere attaccato dopo aver invitato due persone a scendere.
"Negli ultimi cinque anni si sono verificati una decina di casi. Gli ultimi concentrati in pochi mesi. Ecco perché la preoccupazione aumenta. Inoltre sono nati sempre per situazione ampiamente conosciute e segnalate. Gente che bivaccava nelle stazioni di Rivarolo e Alto Canavese o che, intorno alle stazioni aveva altri interessi".
"Quest'ultima aggressione registrata a Banchette differisce un po' da tutte le altre. Se negli altri casi, infatti, possiamo parlare di gruppi di ragazzi, spesso giovanissimi, baby gang, in questo caso si è trattato di un disperato. Un uomo in pessime condizioni psico fisiche che faticava pure a reggersi in piedi".
Per rendere più sicure queste linee, cosa chiedete?
"Molto è già stato fatto. Siamo riusciti ad ottenere più controlli nelle stazioni, ma anche a bordo. Spesso agenti delle forze dell'ordine viaggiano sulle linee più problematiche. Parliamo della Ivrea - Cuorgné; Ivrea - Rivarolo; Ivrea - Cuorgné - Pont - la Rivarolo - Forno".
E al Movicentro di Ivrea?
IL MOVICENTRO di Ivrea
"Anche qui la situazione è migliorata da quando gli spazi vuoti sono stati riempiti. La presenza dello Zac è davvero preziosa. Lì si erano verificati episodi gravi come l'aggressione in biglietteria dove l'operatrice era stata minacciata e la porta distrutta".
Gianni Ambrosio, infine, ribadisce come sia fondamentale che tali comportamenti non restino impuniti, tenendo conto naturalmente delle indagini in corso.
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