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Cronaca
10 Luglio 2023 - 12:08
Francesco Giamblanco, Checco, aveva 22 anni
Francesco Giamblanco, Checco per gli amici e i familiari, era un ragazzo per bene. Terzogenito di una famiglia per bene che si è stretta intorno ad un dolore per il quale nessuno sa darsi pace.
Papà Corrado, mamma Serena, il fratello Mattia e la sorella Sara, entrambi sposati, non possono ancora credere che quel figlio tanto amato, il “cucciolo” di casa, non tornerà più.
In quell’abitazione di via Dietro Castello è un viavai di persone che cercano di far loro forza, ma poi cedono a quella disperazione che non lascia pace.
FRANCESCO ABITAVA IN VIA DIETROCASTELLO
Lungo la Circonvallazione dov’è avvenuto l’incidente, per tutta la giornata di domenica, gli amici si sono riuniti per cercare di dare quell’ultimo saluto al loro Checco, quel saluto che un destino incomprensibile ha negato loro.
C’è chi lascia fiori colorati vicino al lampione dov’è avvenuto lo schianto e chi scrive bigliettini destinati ad arrivare “fin lassù” con quell’arte di dire le cose che solo i ragazzi hanno.
Nessuno può credere che una giornata di festa possa chiudersi con una tragedia di queste dimensioni.
Nessuno può credere che un ragazzo buono e generoso come Checco, con la testa sul collo, un gran lavoratore, possa andare via così, in un sabato sera di luglio leggero come i suoi 22 anni.
FRANCECSO AVEVA 22 ANNI
I sanitari hanno fatto di tutto per mantenerlo in vita. Ma quel cuore gentile ha smesso di battere prima ancora di arrivare in ospedale.
Redouane, invece, sta lottando disperatamente nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ivrea. I medici sono riusciti a rianimarlo con una manovra di emergenza. E’ in terapia intensiva e le sue condizioni sono gravi. Le prossime ore saranno fondamentali.
Ha ancora 21 anni ed è conosciutissimo perché lavora come parrucchiere ad Ivrea nel quartiere Bellavista dove ha sempre vissuto.
Aveva frequentato anche le scuole serali per conseguire il diploma che non era riuscito a prendere studiando e lavorando. Amico di tutti e appassionato di moto, l’aveva cambiata recentemente.
Tutta Ivrea, in queste ore fa il tifo per lui.
Non è servita la corsa disperata in ambulanza: il cuore di Francesco Giamblanco si è fermato in ospedale.
Aveva 22 anni e abitava a Pavone Canavese.
La tragedia si è consumata sabato sera, intorno all’ora di cena. Francesco Giamblanco era in moto, una potente Yamaha, insieme all’amico Redouane Saiad, 21 anni, originario del Marocco ma nato a Ivrea dove risiede.
Lui è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Ivrea. E per capire cosa è accaduto sabato sera i poliziotti in forza al Commissariato di Ivrea sperano si riprenda al più presto.
La moto è di proprietà di Redouane Saiad, ma ancora non è chiaro chi la conducesse.
L’incidente è avvenuto in via Circonvallazione a Pavone: all’arrivo dei soccorritori, la moto, era in un fosso a lato della via, in un tratto di strada compreso tra due rotonde, nei pressi del Bennet.
La dinamica del sinistro è adesso al vaglio degli agenti del commissariato di polizia di Ivrea-Banchette.
L'INCIDENTE E' AVVENUTO IN VIA CIRCONVALLAZIONE
Per capirci di più, domenica mattina, i poliziotti sono tornati in quel tratto di strada per proseguire gli accertamenti con i colleghi della Scientifica. A terra sull’asfalto c’era una lampadina, caduta giù probabilmente in seguito all’impatto della moto con il palo dell’illuminazione pubblica.
La Polizia dovrà ascoltare anche gli amici, che domenica mattina si sono dati appuntamento sul luogo della tragedia. Tra loro nessuno aveva molta voglia di parlare.
Si sa che sabato pomeriggio avevano partecipato insieme a Francesco e Redouane ad una festa in piscina a casa di amici.
Francesco Giamblanco, per gli amici Checco, era conosciuto come un ragazzo giudizioso. Sulla sua pagina facebook lo ricordano come un ragazzo educato, buono, rispettoso.
FRANCESCO 4 anni fa durante la festa dei Coscritti
Chi come Tiziana Gangi lo ricorda così: “Perché l’Universo fa di queste cose? Piccolo, dolce, meraviglioso Francesco. Educato, Buono. Rispettoso, Affettuoso. Un figlio adorabile e adorato. Abbraccio la tua mamma. Tuo papà, tua sorella, tuo fratello”.
Lunedì mattina nella casa dove vive la famiglia Giamblanco, in via Dietro Castello, a porgere le condoglianze si è recato anche il sindaco di Pavone, Endro Bevolo: “Francesco andava a scuola con mia figlia. Era un ragazzo d’oro. Lui e l’amico li incontravo sempre in piazza”.
IL SINDACO ENDRO BEVOLO
Francesco Giamblanco aveva studiato all’Istituto Olivetti a Ivrea e ora lavorava come operaio in una azienda nel quartiere San Bernardo a Ivrea. Terminato il lavoro correva in palestra perché aveva il culto del fisico e come ogni eporediese era innamorato dello Storico Carnevale di Ivrea.
Ci sono immagini che lo ritraggono con la divisa degli Scacchi (una delle nove squadre di aranceri a piedi), ma in passato aveva anche tirato con le squadre delle Pantere e della Morte.
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