AGGIORNAMENTI
Cerca
operazione dei carabinieri
22 Giugno 2023 - 10:08
bitcoin
I Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno messo agli arresti domiciliari, su richiesta del GIP del Tribunale di Torino, due uomini di 43 e 47 anni, per una tentata estorsione ai danni di un imprenditore dell’area Ovest della Città Metropolitana di Torino, operante nel settore dell’intermediazione finanziaria.
Per quel che si sa, lo scorso aprile, si sarebbero avvicinati a lui e preteso, con minacce fisiche e verbali rivolte anche ai familiari, la bellezza di un milione di euro in Bitcoin, contenuti in una chiavetta usb.
"O ce la dai o ti bruciamo l'azienda...". Da qui la decisione del malcapitato di presentare denuncia ai carabinieri.
Il procedimento penale è ancora in fase di indagini preliminari, e quindi i soggetti coinvolti sono da considerarsi innocenti fino a prova contraria.
La tecnologia dei Bitcoin, una forma di criptovaluta decentralizzata e basata sulla tecnologia blockchain, è spesso associata a fenomeni criminali, come estorsioni o pagamenti per attività illegali.
La facilità di trasferimento di denaro in forma virtuale, senza bisogno di intermediari finanziari tradizionali, può rendere questa criptovaluta un mezzo attraente per coloro che cercano di compiere azioni illecite.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.