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Cronaca
06 Giugno 2023 - 11:05
Un consigliere viene aggredito e poi deriso a mezzo social per l'aggressione subita. E il sindaco cosa fa? Nulla!
E' questo l'attacco rivolto dalla minoranza consiliare di Banchette al primo cittadino Antonio Mazza. Il caso è scoppiato durante l'ultima seduta del parlamentino di Banchette quando l'opposizione ha presentato un'interrogazione per capire Mazza da che parte stesse.
Due anni fa il Consigliere Alberto Russo fu aggredito da un cittadino e schiaffeggiato, non è mai arrivata la solidarietà del Sindaco e la condanna dell’episodio.
Successivamente alcuni mesi fa due cittadini sui social network hanno enfatizzato quell'episodio di violenza nei confronti del Consigliere.
IL CONSIGLIERE Alberto Russo
"Anche in questo caso - precisano i colleghi di opposizione di Russo - non vi è stata nessuna reazione da parte dell’Amministrazione nonostante il Sindaco, come dimostrato in Consiglio Comunale, sia puntualmente informato delle chat che riguardano i Consiglieri Comunali di Minoranza".
Ed è per questo che nel corso del Consiglio comunale dello scorso 29 maggio l'opposizione ha presentato un’interrogazione per cercare di "stanare" il sindaco Antonio Mazza.
La domanda posta al primo cittadino era all'incirca questa: "Lei esprime in modo chiaro una condanna nei confronti dei soggetti che hanno diffuso su social media comunicati improntati all’odio ed alla esaltazione di un episodio di aggressione violenta?”
"Il Sindaco Mazza - spiegano i consiglieri Emanuele Splendore e Maurizio Cieol - non ha preso una netta distanza da chi ha “incitato alla violenza ma voleva premiarla” e ha cercato di colpevolizzare l’aggredito con illazioni".
"La risposta del Sindaco è stata molto inquietante - aggiungono i consiglieri - non ha per l’ennesima volta espresso solidarietà al consigliere Russo limitandosi a condannare genericamente ogni forma di violenza. Tutti condannano ogni forma di violenza ma se non si condannano i fatti specifici non c’è nessuna condanna".
IL SINDACO Antonio Mazza
Splendore e Cieol accusano, poi Mazza di aver ribaltato la frittata: "Il Sindaco è andato oltre, nella sua risposta, spiegando cosa vuol dire ogni forma di istigazione alla violenza ha indicato l’azione legittima della Minoranza come istigazione alla violenza contro l’Amministrazione".
Una provocazione che ha mandato l'altra parte del consiglio comunale su tutte le furie: "Affermare che non si è d’accordo con gli aumenti dell’indennità di funzione del Sindaco e che noi non lo incasseremo o che il parco della Roggia Rossa è degradato, fa parte dell’attività politica di un gruppo consiliare, un diritto conquistato il 25 aprile e sancito dalla Costituzione Repubblicana, non è certo un'istigazione alla violenza!".
Delusi dalla risposta ottenuta i due consiglieri si abbandonano ad un'amara considerazione: "È inutile farsi fotografare all’inaugurazione della Stanza delle donne vittime di violenza, è inutile premiare due fantastiche cittadine che con il loro coraggio hanno sventato una aggressione è tutto inutile se poi ad una semplice domanda posta in una interrogazione NON si prendono nette distanze da chi incita alla violenza".
"Innanzitutto - si legge nella risposta data dal sindaco all'interrogazione dei consiglieri di minoranza - appare incomprensibile il motivo per cui questa interrogazione arrivi a distanza di due anni dagli episodi; è ovvio che io personalmente e tutta l'Amministrazione, condanniamo senza riserve ogni forma di violenza e di incitazione all’odio, da qualunque parte provengano".
"Siamo ancora più motivati a tenere questa posizione alla luce del fatto che a Banchette, negli ultimi anni, si sono moltiplicate sui social incitazioni all’ostilità, anche contro questa Amministrazione, contenenti insulti, dileggio delle persone e menzogne spudorate".
"Solitamente non prendiamo in considerazione questo tipo di messaggi squallidi e di livello troppo basso per attivare un dibattito politico. Tuttavia c’è il rischio che tali falsità vengano prese sul serio da alcuni lettori: la vostra interrogazione mi offre l’occasione di dire una parola chiara sulla campagna di odio scatenata proprio da voi stessi".
"Nella nostra condanna verso ogni forma di violenza fisica e verbale - continua Mazza nella sua risposta - includiamo anche i comportamenti che il signor Russo adotta sui social, quando, dimenticando il decoro che compete ad un Consigliere, insulta e istiga le persone con frasi e allusioni, nella speranza di ottenere reazioni, come ad esempio dare del “prepotente con classici atteggiamenti mafiosi” a un concittadino o scrivere “l’asino in confronto a te è un essere vivente superiore”.
Alcuni esempi...
"Una forma simile di istigazione all’astio, messa in atto sempre dal sig. Russo - spiega Mazza - consiste nel divulgare cifre false ed esagerate sui costi delle opere pubbliche. Limitandomi al caso più recente, riporto letteralmente il post pubblicato dallo stesso.
Il post di Russo citato dal sindaco
“Si dovrebbero vergognare in Municipio!!! Si stanno spendendo circa 70.000 euro per fare una rotonda inutile su Piazza Borgonuovo e poi lasciano altre parti del territorio all’abbandono più totale. Non devono mai più verificarsi situazioni in cui soldi pubblici vengano sprecati in opere inutili. Banchettesi!!! Vi chiedo di fare ancora uno sforzo, vi chiedo di sopportare ancora un po'".
La risposta di Mazza
"L’affermazione è totalmente falsa, in quanto la spesa citata riguarda la realizzazione del nuovo parcheggio e la riqualificazione dell’area circostante (raccolta acque, asfaltatura, illuminazione, attraversamenti pedonali, segnaletica, muro di recinzione, ecc.); la rotonda, già esistente, viene modificata per favorire l’ingresso e l’uscita delle autovetture".
"Lo stesso metodo era già stato da Voi utilizzato a proposito dell’area mercatale, quando avevate diffuso cifre maggiori rispetto alla realtà e minimizzato i lavori eseguiti. Avete perseverato nel diffondere notizie false anche quando avete affermato che la Giunta non avesse messo le luminarie di Natale o non avesse adottato altri provvedimenti con il solo scopo di aumentarsi l’indennità; tale condotta denota la Vostra assoluta malafede, rimarcata altresì dalle Vostre recenti dichiarazioni, fatte attraverso alcuni giornali locali e poi negate spudoratamente in Consiglio comunale, quando avete dichiarato che gli aumenti dell'indennità del Sindaco e degli Amministratori sono a carico dei cittadini banchettesi, sapendo bene di raccontare un’enorme menzogna".
L'attacco a Cieol
"Tali dichiarazioni - continua Mazza - contrastano con quanto fatto proprio da lei, signor Cieol, nel suo mandato dal 2009 al 2014, quando si è fatto versare dai cittadini i contributi previdenziali che, sommati allo stipendio, ammontavano ad un totale di 168 mila euro. Sono suoi i costi che hanno gravato pesantemente sui cittadini, ed è giusto dichiararlo pubblicamente".
"Nel condannare fermamente, quindi, ogni forma di istigazione all’odio - conclude il sindaco - dobbiamo apertamente condannare anche la Vostra manipolazione delle informazioni, che costituisce una istigazione all’odio ancora più grave, in quanto basata su un uso sistematico della menzogna, strumentalizzata per aizzare gli animi".
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