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Cronaca
18 Maggio 2023 - 18:26
trasloco
Un tranquillo trasloco è diventato un incubo per un italiano di 45 anni residente nel ciriacese, quando si è scoperto che le leggi doganali svizzere gli impedivano di utilizzare la sua vistosa BMW SUV con targa svizzera per fini personali. La scelta di usare il veicolo aziendale per trasportare i propri beni si è rivelata un grave errore, portando al sequestro del costoso SUV e ad una salatissima multa.
Le leggi doganali sul lavoro transfrontaliero sono note per la loro rigidità, ma sembra che l'uomo non fosse a conoscenza dei dettagli. Secondo queste regole, le auto svizzere devono essere impiegate esclusivamente per scopi lavorativi, e non per fini personali, come è accaduto in questo caso.
LA DOGANA TRA ITALIA E SVIZZERA
Il 45enne si è trovato coinvolto in una situazione da incubo quando è stato fermato dalla polizia locale di Ciriè durante il trasloco, al volante del suo SUV. Gli agenti, incaricati di mantenere l'ordine e far rispettare le leggi doganali, hanno subito notato l'incongruenza e hanno deciso di approfondire la questione.
È stato così che si è verificato l'inevitabile: il sequestro del veicolo, consegnato all'agenzia delle dogane per l'adempimento delle procedure legali. Il povero automobilista si è ritrovato nella posizione di dover versare l'intero importo del valore del veicolo, stimato intorno ai 60.000 euro, e non solo. A questa cifra salata si è aggiunta una multa di altri 10.000 euro.
IL TRASLOCO FATTO CON IL SUV (fotp archivio)
Nonostante l'uomo abbia provato a spiegare che l'auto era stata utilizzata esclusivamente per lavoro fino a quel fatidico giorno del trasloco, sembra che la legge non abbia fatto sconti. L'unico modo per rientrare in possesso del veicolo sembra essere quello di pagare la cifra richiesta, una somma che potrebbe mettere a dura prova le finanze del malcapitato italiano.
Questo caso serve da monito per tutti coloro che si trovano ad avere a che fare con veicoli aziendali stranieri. È fondamentale informarsi approfonditamente sulle leggi doganali in vigore, evitando spiacevoli sorprese che potrebbero trasformare un semplice trasloco in un incubo finanziario.
A FERMARE L'UOMO E' STATA LA POLIZIA MUNICIPALE
La speranza dell'uomo, ora, è che il suo caso possa attirare l'attenzione delle autorità competenti, aprendo la strada a una possibile revisione delle leggi doganali sul lavoro transfrontaliero. Nel frattempo, il SUV BMW targato Svizzera rimane in balia delle procedure legali, testimone silenzioso di una situazione
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