AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
16 Maggio 2023 - 15:21
Cane che fa i bisogni (foto d'archivio)
Proseguono i controlli della guardie zoofile, a Settimo Torinese, per favorire la sicurezza e limitare chi sporca la città. Nel mese di aprile le guardie zoofile, che operano anche in borghese, hanno sanzionato 14 padroni di cani. La maggior parte sono stati sorpresi a sporcare la città senza raccogliere le deiezioni, la restante parte era senza guinzaglio in aree dove potenzialmente i cani avrebbero potuto rappresentare un pericolo per le persone o per altri animali. I controlli si sono concentrati in particolare su punti sensibili, ad esempio intorno alle scuole.
«Il lavoro con le guardie zoofile prosegue con l'obiettivo di tutelare il benessere degli animali e il decoro della città – commenta il vicesindaco Giancarlo Brino – Sappiamo che la gran parte dei padroni dei cani rispetta le regole di convivenza e pulisce laddove gli animali sporcano. Purtroppo, questo non vale ancora per tutti e le sanzioni nascono proprio per convincere i più reticenti. Ovviamente è impossibile cogliere sul fatto tutti, ma la consapevolezza che in città si fanno controlli dovrebbe suggerire più attenzione anche ai padroni meno provvisti di senso civico».
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.