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Cronaca
19 Aprile 2023 - 18:19
L'accoglienza ai migranti a Santa Fede, da parte di Siloe
“La verità è che è in 25 anni di lavoro per aiutare gli altri, una cosa del genere non mi era mai successa”.
Suor Silvana Moncalvo della comunità “Siloe” non ha quasi più parole per commentare ciò che le è capitato qualche giorno fa.
“Due giorni”, precisa.
Due giorni in cui gli ospiti della comunità hanno mangiato il cibo che gli ha gentilmente concesso un’attività del paese, si sono scaldati con le coperte e si sono lavati con l’acqua fredda.
La società che fornisce gas e luce ha bloccato il contatore di “Siloe" e quasi tutta la corrente (garantito solo il 15% del fabbisogno, ndr). Mentre al rubinetto del gas è stato messo il sigillo.
Nell'anno del Signore 2023 il caro energia e il recupero dei crediti non guardano in faccia nessuno. Nemmeno le Suore.
Suor Silvana non ce l’ha più fatta a pagare puntualmente le bollette della luce e del gas. E la scure è arrivata, altrettanto puntuale, colpendo però un’associazione che si occupa di dare assistenza e aiuto agli ultimi.
La Siloe di Santa Fede, a Cavagnolo, infatti accoglie migranti e famiglie in difficoltà.
Un anno fa di questi tempi la struttura contigua all’Abbazia di Santa Fede apriva le porte ai profughi ucraini in fuga dall’invasione russa.
Da allora i viaggi della speranza non si sono mai fermati.
E gli ucraini non sono gli unici profughi che arrivano in questo “hub”, un centro di accoglienza straordinaria, da dove poi si riparte per i centri più attrezzati individuati dalle Prefetture. Siriani, tunisini, africani del Burkina Faso.
Ma questa non è l’unica accoglienza che svolgono suor Silvana e le volontarie di Siloe.
“Abbiamo anche famiglie con figli italiani. Stiamo accogliendo il mondo, ma così la situazione sta diventando ingestibile”, dice.
Oggi nella struttura ci sono 19 migranti, tra cui una donna incinta, due famiglie (una con tre bambini piccoli e l'altra con uno) e due uomini che hanno vissuto in un'automobile per mesi.
Per le famiglie, il Ciss paga 350 euro al mese, mentre i soldi della Prefettura arrivano ma con tempi più lunghi.
E comunque non bastano a coprire tutti i costi.
“Purtroppo le bollette per noi sono triplicate come per tutti, ma i nostri introiti non sono triplicati purtroppo - spiega la Sorella -. Lo scorso anno abbiamo toccato il cuore delle persone con i tanti bambini che arrivavano qui dalla guerra in Ucraina per cui ce l’abbiamo fatta a pagare tutto, ma quest’anno le cose sono cambiate. E le nostre bollette, con i rincari delle ultime settimane, sono arrivate anche a sei mila euro al mese, tra luce e gas. Ma noi siamo una onlus che aiuta gli altri…”.
Il debito della Comunità Siloe è di poco inferiore ai 9 mila euro.
Ma una speranza, da questa mattina, s’è accesa.
“Grazie al sindaco Andrea Gavazza, che ha fatto da mediatore, in giornata dovrebbero ridarci luce e gas. E grazie anche a chi in questi giorni ci ha aiutato, come la Cucina di Maela che ci ha portato pasti caldi”, conclude Suor Silvana Moncalvo.
“Abbiamo trovato una soluzione - spiega, al telefono, il primo cittadino cavagnolese - e la società di riscossione s’è dichiarata disponibile a concedere una rateizzazione di sei mesi del debito di Siloe. Suor Silvana ha già pagato la prima rata e luce e gas dovrebbero già essere tornati. Per fortuna”.
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