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Cronaca
23 Febbraio 2023 - 16:32
Alcuni dei ragazzi che sono stati accolti e vestiti dalla Comunità Siloe questa notte
Un anno fa di questi tempi Santa Fede apriva le porte ai profughi ucraini in fuga dall’invasione russa. Erano i primi giorni di marzo, quando un pullman carico di mamme e bambini venne accolto da Suor Silvana e dai ragazzi della Comunità Siloe.
Erano i primi ucraini ad arrivare in Italia. A documentare il viaggio, con loro, c’era anche una troupe della trasmissione televisiva “Le Iene”.
Il video del primo arrivo degli ucraini l'anno scorso
Da allora i viaggi della speranza non si sono mai fermati. Dopo le prime ondate di profughi ucraini della primavera scorsa, gli arrivi si sono stabilizzati ma sono sempre continuati.
“Solo l’altra sera mi sono trovata alla porta una ragazza ucraina”, racconta Suor Silvana Moncalvo, mente e braccia di questa comunità che si è insediata da anni all’Abbazia di Santa Fede.
Ma gli ucraini non sono gli unici profughi che arrivano in questo “hub”, un centro di accoglienza straordinaria, da dove poi si riparte per i centri più attrezzati individuati dalle Prefetture.
Ieri notte, intorno alle 4, un pullman carico di migranti è arrivato a Cavagnolo. Trentadue, per l’esattezza.
Sono per lo più siriani, in fuga dalla guerra e oggi anche dai disastri del terremoto, tunisini e qualcuno del Burkina Faso. Parlano inglese, francese, l’arabo. Persino lo spagnolo. Ma non parlano l’italiano. Sono tutti uomini, tra i 18 e i 22 anni d’età.
“Se vuoi scriverlo, scrivilo pure: non ho mai visto persone in queste condizioni…”.
Alcuni dei ragazzi arrivati questa notte
Sono sbarcati qualche giorno fa in Sicilia, ad Agrigento. “Pensa che quattro di loro non avevano né scarpe, né calzini. E faceva davvero freddo. Non avevano nulla con sé: né uno zaino, né una borsa, niente di niente”, dice Suor Silvana.
Dalla comunità Siloe è subito partito un appello alla solidarietà: servono pantaloni e maglie da uomo, biancheria intima, scarpe dal numero 40 al 46, prodotti per l’igiene personale, cibo. “Vanno bene anche patate e cipolle”, aggiunge Suor Silvana.
Le stanze che sono state preparate per gestire l'accoglienza
Il sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza, con un comunicato sui canali social ufficiali del Comune, ha aggiornato la popolazione sulle procedure avviate per l’accoglienza.
“Per fronteggiare l'emergenza migratoria in corso la Prefettura di Torino ha individuato alcuni siti idonei ad ospitare temporaneamente migranti in attesa della distribuzione presso i Centri di Accoglienza Straordinaria - scrive Gavazza -. Tra questi siti è stato individuato il complesso di Santa Fede: ieri è stato condotto un sopralluogo di verifica da parte dei funzionari dell'ASL TO4 e in seguito è stata stipulata apposita Convenzione tra la Prefettura di Torino e la Comunità Siloe con la cooperativa "Isola di Ariel”. I migranti arrivati stamattina verranno redistribuiti nei prossimi giorni, dopodichè ne potranno arrivare altri sempre per brevi periodi e sempre nei limiti numerici previsti fino a che non si esaurirà l'emergenza in corso. La situazione è ampiamente sotto controllo e tutti i soggetti istituzionali sono stati coinvolti, dalla Prefettura all'ASL, alle Forze dell’Ordine”.
L'accoglienza di questa notte dei 32 ragazzi migranti
Chi volesse dare il proprio contributo alla Comunità Siloe anche in termini economici può farlo con un bonifico bancario all’Iban: IT 57 S 06 085377 100000000 23690.
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