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Cronache

Fiamme nel deposito Amiat

A prendere fuoco è stato il cassonato telato di un camion per la raccolta rifiuti

incendio Amiat Volpiano

Fiamme nell'impianto di trattamento dei rifiuti Amiat di Volpiano, questa mattina.

La colonna di fumo che si è levata dal capannone di via Brandizzo 149 era visibile a chilometri di distanza.

A prendere fuoco è stato il cassonato telato di un camion per la raccolta dei rifiuti.

Le fiamme hanno avvolto anche il tetto del deposito.

Per spegnere le fiamme sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino Stura.

Il cassonato era pieno di rifiuti.

Sul posto anche i Carabinieri di Volpiano e i tecnici dell'Arpa che effettueranno monitoraggi sia nel perimetro dell'impianto che nei dintorni per controllare che i valori si mantengano intorno ai valori di fondo.

L'AMIAT TBD

AMIAT S.p.A. possiede un impianto specifico che gestisce il servizio di ritiro e trattamento dei RAEE, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con sede nel comune di Volpiano (TO).

L'impianto è organizzato ed attrezzato sia per la raccolta dei rifiuti domestici collettati presso le varie isole ecologiche, sia per svolgere il medesimo servizio presso aziende e attività industriali in genere.
Ha una potenzialità operativa di trattamento di 22.000 t/anno, possiede la specifica autorizzazione a norma di legge - Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) DD140 del 19/01/2021 - e la certificazione integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza (ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001). Lo stabilimento è inoltre dotato dei necessari accreditamenti CDCRAEE per il trattamento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche appartenenti ai raggruppamenti R2, R3 e R4.
Le diverse operazioni di trattamento, che prevedono la bonifica delle componenti pericolose con specifiche attività di smontaggio e/o smantellamento e/o triturazione, si differenziano in base alla tipologia delle apparecchiature trattate:

Raggruppamento R2 (lavatrici e lavastoviglie): le apparecchiature sono bonificate dalle eventuali componenti pericolosi e successivamente totalmente smembrate per il recupero delle diverse componenti e/o materiali di cui sono costituite;
Raggruppamento R3 (TV e Monitor): le apparecchiature sono bonificate dalle componenti pericolose e smontate/disassemblate per il recupero delle diverse componenti e/o materiali di cui sono costituite. Tale attività di trattamento viene svolta su linee di produzione separate sia per ciò che riguarda le apparecchiature tubo catodico (CRT) sia per quelle a schermo piatto (FPD);
Raggruppamento R4 (computer, cellulari, stampanti, piccoli elettrodomestici): le apparecchiature sono bonificate dalle componenti pericolose e totalmente triturate per il recupero delle diverse componenti e/o materiali di cui sono costituite.
A valle dei processi di trattamento vengono prodotte principalmente frazioni quali rame, ferro, alluminio, plastiche, vetro, legno, schede e componenti elettronici.
Tutte le attività di trattamento hanno la finalità di massimizzare il recupero di materia delle frazioni prodotte a valle delle varie linee di trattamento secondo gli standard previsti sia dal CDCRAEE sia dal D.Lgs. 49/2014.

L'AMIAT

L'Amiat (acronimo di Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino S.p.A) è una società per azioni che eroga i servizi d'igiene del suolo, di raccolta e smaltimento rifiuti per la città di Torino. Amiat gestisce inoltre impianti per il trattamento dei rifiuti ed offre servizi ambientali integrati per la clientela business pubblica e privata.

La storia aziendale s'intreccia, lungo la seconda metà del secolo scorso, con le vicende della Città di Torino. Il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani della città, gestito direttamente dal Comune dal 1963, viene affidato il 1º gennaio 1969 all'Azienda Municipale di Raccolta Rifiuti (AMRR), costituita per riorganizzare e ammodernare il servizio.

L'azienda acquisisce negli anni ulteriori competenze, con la progettazione e realizzazione di impianti per il trattamento e recupero dei rifiuti e la gestione di nuovi servizi quali la pulizia del Po e lo sgombero neve.

AMRR cambia il suo acronimo in Amiat nel 1990, diventando Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino. Nel 1992 viene bandito il concorso per il nuovo logo aziendale, ancora oggi in uso, vinto dal grafico torinese Fulvio Bortolozzo, che ha anche curato le prime successive applicazioni dell'immagine coordinata: carte intestate, insegne, divise, ecc.

Amiat diventa successivamente Azienda Speciale del Comune nel 1997 e infine nel 2000 Società per Azioni.

Nel 2010, la Città di Torino porta al 100% la propria partecipazione azionaria, acquisendo il completo controllo della società: Amiat diventa quindi “Società per azioni con socio unico”.

Nel 2011, la Città di Torino conferisce il 100% delle quote Amiat (89.700 azioni) alla Finanziaria Città di Torino Holding Srl. Quest'ultima, di proprietà al 100% della Città di Torino, ha lo scopo di attuare un'azione amministrativa coordinata per organizzare le società comunali partecipate con criteri di economicità ed efficienza.

La Finanziaria Città di Torino Holding Srl cede mediante gara pubblica il 49% delle quote Amiat nel dicembre 2012. Queste ultime vengono acquisite da Amiat V. SpA, un veicolo societario composto da Iren SpA, Iren Emilia SpA e Acea Pinerolese Industriale SpA, società attive in campo energetico ed ambientale. Nel dicembre 2014 F.C.T. Holding Srl cede un'ulteriore quota del 31% ad Amiat V. SpA, che conseguentemente assume il controllo di AMIAT.

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