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Cronaca

ANCORA BULLISMO A CHIVASSO: un petardo nella maglia del compagno di scuola!

Finisce in pronto soccorso con ustioni alla schiena. Protestano i genitori: "Adesso è troppo"

Chivasso

Il petardo è stato lanciato sotto la maglia di uno studente delle medie da un coetaneo di fronte all'ingresso della scuola

Un nuovo episodio di violenza tra ragazzini scuote la città di Chivasso.

Questa mattina, venerdì 3 marzo, poco prima che suonasse la campanella di ingresso della scuola media “Dasso” di via Blatta 26, uno studente è rimasto ferito dallo scoppio di un petardo

Stando ai racconti forniti alla direzione didattica dai giovani che stavano entrando nell’istituto ed hanno assistito alla scena, un coetaneo in strada si sarebbe avvicinato e avrebbe lanciato un petardo acceso sotto la maglia di un compagno di scuola.

Grande lo spavento e il panico che s’è scatenato allo scoppio

Urla, grida, corse.

Dalla scuola è stata avvertita un’ambulanza del 118 e il giovane è stato trasferito al Pronto Soccorso di Chivasso.

Il Pronto Soccorso di Chivasso (foto archivio)

Fortunatamente, fanno sapere dall’ospedale, non ha riportato gravi ferite se non una lieve ustione alla schiena ed è stato, dopo le cure del caso, dimesso. 

La dirigente scolastica Donatella Angela Dell’Oglio avrebbe già convocato i genitori del giovane che ha lanciato il petardo. 

Al momento nessuna denuncia è stata sporta ai carabinieri del Comando di via XXIV Maggio.

L’accaduto, però, ha ovviamente riportato d’attualità il tema della violenza tra ragazzini. 

In questo caso addirittura minori di 13 anni.  

La scuola secondaria di primo grado “Dasso” in passato era già finita al centro delle cronache per una serie di episodi di bullismo che avevano acceso un campanello d’allarme a insegnanti e genitori.

Bulli che minacciano nelle classi e nei corridoi, che stringono i compagni ad umilianti vessazioni, che lanciano petardi, che aggrediscono.

La scuola Dasso di via Blatta

La protesta dei genitori degli studenti della scuola va avanti da tempo oramai ma le azioni attuate non sembrano aver scoraggiato le scorribande di questi teppistelli. 

L’istituto aveva addirittura avviato un progetto anti-bullismo “C’è posto per te”.

Nel nostro Istituto Comprensivo “Dasso” sono state installate le “Cassette delle lettere”, uno spazio per riporre eventuali ed anonime segnalazioni di coloro che vivono un disagio, che si sentono in qualche modo oppressi da altre persone o situazioni che non sono in grado di gestire - leggiamo sul sito della scuola -. Le locandine a corredo della cassetta saranno realizzate proprio dagli alunni della scuola, ispirati dai temi della collaborazione, della condivisione, della solidarietà tra pari, del rispetto reciproco. I lavori realizzati saranno proposti alla commissione bullismo e cyberbullismo. Le lettere imbucate verranno raccolte a cadenza settimanale e se necessario si richiederà l’intervento dello sportello d’ascolto, servizio messo a disposizione della scuola”.

Quante lettere siano state imbucate non lo sappiamo. Certo è che gli episodi di bullismo non si sono mai fermati, almeno a sentire le proteste dei genitori e i racconti degli alunni presi di mira.

Che oggi, dopo l’ultimo episodio di questa mattina, chiedono alle istituzioni di farsi avanti: “Basta! Siamo stanchi, stufi di subire gli abusi di qualche ragazzino”.

E purtroppo l’episodio di oggi è l’ennesimo che si va ad aggiungere ad una cronaca fitta di aggressioni, violenze, soprusi da parte delle baby-gang.

Il 2022 si è chiuso con il video shock della ragazzina 12enne picchiata da una coetanea sotto gli occhi del branco al parcheggio superiore del supermercato Bennet di Chivasso.

Quelle immagini hanno fatto il giro delle chat, sono finite in rete, sono state condannate sui social addirittura dal vice Premier Matteo Salvini - che si è detto convinto che “l’educazione civica a scuola non basti più e sia necessario il servizio militare o civile per questi ragazzi” - e sono finite sulla tv nazionale nella puntata di “Ore14” di Raidue condotta da Milo Infante.

L’anno nuovo si è aperto con un altro grave episodio.

Il mese scorso ad essere aggredito in pieno centro e poco prima dell’ora di cena è stato un genitore, intervenuto alle giostre di piazza d’Armi per chiedere la restituzione dei soldi che un ragazzino aveva sottratto al figlio. 

L’uomo è stato buttato a terra, picchiato, preso a calci e pugni da un gruppo che, come ha testimoniato, era formato da ragazzi che non avranno avuto più di 16 anni.

Tre componenti della baby gang sono stati individuati dalle forze dell’ordine e denunciati. 

La storia è finita su tutti i giornali, le tv regionali e nazionali.

Una vergogna per Chivasso. 

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