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Cronaca
21 Febbraio 2023 - 08:27
Pesci morti sul letto del rio Trincavena
Migliaia di pesci morti, adagiati tra pietre e fango. Cavedani, barbi, arborelle. Qualche piccola carpa, un paio di pesci-gatto. Sterminati, tutti.
E’ questo lo scenario che venerdì mattina si è spalancato agli occhi di quanti si sono trovati a passare in località Cadacorte, a Brusasco, passeggiando di fianco al rio Trincavena. O meglio, a quel che resta del rio: un letto melmoso e nulla più.
L’acqua è sparita e i pesci che popolavano questo tratto di corso che si butta nel Po sono tutti morti.
I pesci morti sul rio Trincavena sono migliaia
Che cosa è successo?
La siccità - non piove da settimane - sta facendo il suo, certo, ma questa è un’ecatombe dalla sera alla mattina. “E’ crollata la portata dell’acqua - fa sapere, al telefono, il sindaco di Brusasco Giulio Bosso -. Mi hanno subito contattato alcuni cittadini allarmati, sono corso a vedere ed effettivamente è così. E’ stata una strage”.
Il rio Trincavena, che separa i comuni di Brusasco e Cavagnolo e che scende dalla zona del cimitero verso Po, in località Bricco riceve le acque del canale Gazzelli, un piccolo corso che arriva da Chivasso attraversando i comuni di San Sebastiano da Po, Lauriano e Monteu.
Altri pesci morti
Le acque di questo corso sono indispensabili, di questi tempi, per la portata del Trincavena: a monte dell’innesto del Gazzelli, la situazione non è migliore ma per lo meno resistono alcuni ristagni dove i pesci, pur con difficoltà, sopravvivono. L’altro giorno s’è interrotta la portata del Gazzelli: a San Sebastiano è stata chiusa la paratoia per consentire i lavori di realizzazione della nuova rotonda sulla Sp 590 nei pressi dell’incrocio con la Sp 468. Cantiere aperto da qualche settimana e che si trova proprio in corrispondenza del canale.
Il problema è che chiudendo la paratoia a monte, a valle non è più arrivato un filo d’acqua.
I lavori per la rotonda a San Sebastiano da Po
“L’asciutta risale a mercoledì o giovedì scorsi - spiega oggi il sindaco Bosso -. Il fatto è che al mio Comune non è arrivata alcuna comunicazione della chiusa del canale e mentre le guardie ittiche della Città Metropolitana sono intervenute sul Gazzelli per salvare la fauna ittica e portare i pesci altrove, lo stesso non hanno fatto qui. Così i pesci sono morti. Li ho chiamati personalmente venerdì, sono arrivati nel pomeriggio ma c’era poco da fare ormai: molti pesci sono morti nelle ore precedenti”.
“Purtroppo ormai non possiamo che sperare nelle piogge che vengono annunciate per i prossimi giorni” conclude Bosso.
Ma in paese la rabbia è tanta per un disastro che si poteva evitare con un po’ più di accortezza.
“Chissà quanto tempo ci vorrà per ripopolare questo corso d’acqua: anni fa qui si trovavano pesci di diverso tipo, che risalivano la corrente dal Po e poi si fermavano qui”, dicono i brusaschesi dalla memoria un po’ più lunga.
Oggi non resta più nulla.
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