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Cronaca
08 Febbraio 2023 - 09:57
Al passaggio a livello di Caluso si è sfiorata la tragedia. Una seconda volta.
A denunciarlo è l'Or.s.a trasporti, l'organizzazione sindacati autonomi e di base.
In una nota scrive che il 12 gennaio scorso, alle 13, un treno regionale ha attraversato il passaggio a livello di frazione Arè di Caluso lungo la linea ferroviaria Chivasso-Ivrea con le semi barriere divelte e, dunque, senza alcuna protezione lato strada.
In pratica il convoglio sarebbe transitato da Arè come se le sbarre fossero abbassate. E invece erano state divelte a causa del passaggio di un'auto o di un tir. Per fortuna al passaggio del treno non c'era alcun ostacolo sui binari.
Il sindacato lo scrive nero su bianco in una lettera a firma del segretario generale Andrea Pelle e inviata all'Ansfisa (agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali).
Pelle ricorda come «quel passaggio a livello in questione è lo stesso in cui il 23 maggio 2018, in un tragico incidente, persero la vita due persone e ci furono 23 feriti». E con quella lettera l'Or.s.a chiede all'Ansfisa se «siano state emanate prescrizioni, raccomandazioni nei confronti di Rfi o delle imprese Ferroviarie, affinché adottino misure mitigative sui passaggi a livello con semi barriere e sui quelli che hanno già prodotto eventi pericolosi per la sicurezza ferroviaria e stradale».
L'incidente del 23 maggio del 2018 in cui persero la vita 2 persone e 23 rimasero ferite
Tradotto: il passaggio a livello deve essere protetto da segnali luminosi come L'Ansf raccomandava in un documento ufficiale del 2013. Segnale che in questo caso non c'è. Nel frattempo, il 7 marzo, ci sarà in tribunale a Ivrea l'udienza preliminare per il disastro ferroviario del maggio 2018 in cui persero la vita il macchinista e un uomo della scorta del trasporto eccezionale rimasto incastrato tra i binari.
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