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Cronaca
04 Febbraio 2023 - 14:43
Un terribile botto ha coinvolto, venerdì sera (intorno alle 21,30), tre automobili all'incrocio tra via Padova e via Trento. Una golf e due Station Wagon. Due proseguivano nelle direttrice tra Settimo e Volpiano e una terza sbucava da via Padova. Si sono scontrate tutte e tre. Tanto spavento ma, stando alle informazioni che trapelano, tutte le persone coinvolte se la sarebbero cavata solo con qualche graffio e un giro, per qualche controllo, al Pronto Soccorso.
La zona dell'incidente
L'incidente è avvenuto quasi davanti al ristorante della consigliera comunale di minoranza, Monica Camoletto. Proprio lei, dopo aver sentito il botto, si è subito precipitata in strada per dare una mano alle persone coinvolte (acqua e tranquillità, qualcuno si stava alterando) e "dirigere" il traffico.
L'intervento delle forze dell'ordine, infatti, ha tardato ad arrivare. Il territorio da coprire è grande e, a volte, non è possibile essere così tempestivi, specialmente quando le emergenze si accavallano.
La consigliera Camoletto sul luogo dell'incidente
L'incrocio è stato liberato a tarda notte, intorno all'1 e mezza del mattino di sabato, dopo molte ore dall'incidente.
"Sono passate 3 ore...3 ore - racconta Camoletto, venerdì sera, intorno a mezzanotte - e ancora sto monitorando la situazione. Ho ringraziato, dopo aver inizialmente redarguito per il ritardo nell'intervento, le forze dell'ordine, pronte ma non adeguate nel momento della reale necessità. Come in altre occasioni, ma stasera come in un dejavu, sono intervenuta a fare il mio dovere di cittadino con la differenza che, da tempo sono un "amministratore" (anche se di serie B). Sono stata di supporto ai miei concittadini anche per testimoniare sul campo un sistema carente e i suoi disservizi".
A tarda notte l'incrocio è stato liberato
Il giorno dopo, però, i temi sollevati dalla consigliera sono sempre gli stessi.
"Inizialmente - racconta - mi sono rivolta in maniera scortese ai Carabinieri per il ritardo nell'intervento. Poi mi sono scusata, la colpa non è certamente loro che hanno un territorio molto vasto da coprire. Girano in zona ma se sono a San Mauro e in quel momento succede qualcosa a Volpiano serve tempo per arrivare. Eppure, noi, qui abbiamo anche una caserma. Mi pare assurdo che un Comune come il nostro, di 15 mila abitanti, si ritrovi così, scoperto, in caso di emergenza. Serve un'azione di pressione da parte del nostro Comune e di quelli vicini per migliorare la sicurezza in questa zona, serve una spinta affinché la presenza delle forze dell'ordine aumenti".
La consigliera Monica Camoletto
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