Cerca

Lutto

Addio a Fontana, l’uomo che salvò i Nocciolini di Chivasso dopo l’avvelenamento di “Giuanin Bignola” 

Si è spento all’età di 88 anni lo storico produttore del dolce tipico della città che nel 1965 proseguì la produzione dopo l’avvelenamento di Luigi Cavatore detto “Giuanin Bignola”

Chivasso

Roberto Fontana, storico produttore dei Nocciolini

Da tempo viveva a Biella, ma quando la notizia è arrivata ieri in città, un velo di tristezza è calato sul cuore dei chivassesi dalla memoria un po’ più lunga.

Si è spento all’età di 88 anni Roberto Fontana, storico pasticcere che nella sua attività di via Italia 31 insieme alla moglie Mariella Perego negli anni Sessanta salvò i Nocciolini dall’oblio.

Roberto Fontana aveva 88 anni (foto Onoranze Funebri Besso)

E’ una storia che si tramanda nei libri ormai, come quello scritto da Francesca Marino ed edito dalla Tipografia Baima Ronchetti di Castellamonte: “I Nocciolini di Chivasso. Storia, tradizione e mito”

Nel libro, pubblicato anche in lingua inglese, si racconta la storia dei Nocciolini, le deliziose piccole gocce con più di cent’anni di tradizione che hanno conquistato i palati di molti ma che pochi sanno creare. 

Una tradizione che ha rischiato di perdersi, come racconta Francesca Marino, se non fosse stato per l’intuizione di Roberto Fontana. Una storia nella storia, quella di Fontana e dei Nocciolini.

“[…] Roberto Fontana e Mariella Perego si sposano nell’aprile 1966. Insieme decisero di aprire a Chivasso un laboratorio di pasticceria, inizialmente destinato alla produzione e alla vendita di pasticceria secca e fresca, per lo più all’ingrosso. Il laboratorio si trovava alla “Posta” in via Ivrea 31, all’interno di un immobile che, tra fine ‘800 e inizio ‘900, aveva ospitato una locanda gestita dalla nonna di Roberto”.

All’epoca i nocciolini erano prodotti dalla pasticceria Nazzaro, dal nome del maestro confettiere del dolce chivassese che li portò alla notorietà.

Il successore di Nazaro, De Marco, per continuare la produzione assunse un pasticcere esperto, Luigi Cavatore, soprannominato “Giuanin Bignola”.

La copertina del libro "I Nocciolini di Chivasso - Storia, tradizione, mito" di Francesca Marino

“[…] La sera del 21 settembre 1965 il Caffè della Posta di Chivasso - si legge nel libro dedicato ai Nocciolini - fu protagonista di un fatto luttuoso: l’avvelenamento del pasticcere Luigi Cavatore. Il mese seguente i giornali diedero alle stampe l’esito delle indagini da parte della Magistratura, ossia che l’intossicazione del povero pasticcere era avvenuta con un bicchiere di birra in cui era stata versata della stricnina. Il colpevole, il geometra Francesco Arduino, di sospetta infermità mentale, fu arrestato per omicidio colposo e sottoposta a perizia psichiatrica. […] a causa della perdita del pasticcere, la produzione dei dolci Nocciolini si interruppe bruscamente”.

De Marco, per salvare la produzione dal rischio dell’oblio, cercò nuovi artigiani e la scelta ricadde sui coniugi Fontana

Roberto e Mariella Fontana iniziarono così la loro produzione nel laboratorio di via Ivrea 31, con nuovi macchinari, orientandosi nel tempo alla produzione in modo esclusivo dei Nocciolini.

Negli anni Settanta, grazie alla partecipazione a fiere e mercati del settore, i Nocciolini Fontana si diffusero in tutto il torinese. 

“[…] Per trent’anni Fontana portò avanti azioni di rappresentanza e vendita dei Nocciolini di Chivasso a Torio e in tutta la provincia. Sempre in occasione di eventi fieristici di settore, Fontana entrò in contatto con Autogrill Pavesi, di cui la Dolciaria divenne fornitrice, rivendendo Nocciolini in confezioni sotto vuoto realizzate ad hoc. Negli anni ’80 Fontana divenne l’esclusivo fornitore di Nocciolini di Chivasso per alcuni tra i più prestigiosi negozi storici torinesi…”.

Fino al 1994 la Dolciaria Fontana rimase sotto la guida di Roberto e Mariella, poi l’azienda venne ceduta a Romualdo Pattaro e successivamente ad Anna Maria Genisio, che prosegue tutt’ora l’attività nella stessa sede di via Ivrea 31.

Ritiratosi a Biella con la famiglia, Roberto Fontana si è spento il 30 gennaio scorso in ospedale.

Lascia la moglie Mariella, la figlia Stefania con Andrea, gli adorati nipoti Giulio e Giorgia e la sorella Maria Teresa.

I funerali si svolgeranno domani, giovedì 2 febbraio alle ore 15.30, nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta - Duomo. 

Il Santo Rosario sarà recitato questo pomeriggio, mercoledì 1 febbraio, alle ore 17.30 nella Cattedrale di Santo Stefano di Biella, in piazza Duomo.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori