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Viabilità

Paura del nuovo autovelox? La metà dei cittadini non paga mai le multe

Questo quanto emerso durante l'ultimo Consiglio Comunale

Il contratto è scaduto ma l'ausiliare del traffico continua a fare multe?!

In questi giorni, sui social network, si parla molto del nuovo autovelox che, a breve, sarà accesso in via Torino, a San Mauro Torinese. In quel tratto il 25% degli automobilisti non rispetta il limite di velocità di 50 km/h. 

Quante multe farà il nuovo strumento? Quanto peserà sulle tasche dei cittadini? La risposta: probabilmente poco, la metà dei sanmauresi, infatti, le multe non le paga, non le paga da anni e anni e non ha intenzione di pagarle.

È questo quanto emerso durante l'ultimo Consiglio Comunale quando l'amministrazione ha ufficializzato il suo "No" alla rottamazione degli interessi e delle sanzioni per le cartelle (tasse e multe non pagate o evase) fino a mille euro. 

Una cifra che si aggira attorno al milione di euro, 1 milione e 329 mila euro. 329 mila euro sono gli interessi che il Comune avrebbe potuto stralciare. 

"Per il 60% parliamo - spiega il consigliere Bruno Bonino - di multe non pagate. Nel nostro Comune si recupera il 50% dalle sanzioni stradali". E il resto? Il resto non si recupera e probabilmente non si prenderà mai.

Roberto Pilone, consigliere della Lega, San Mauro Torinese

"La legge - interviene Roberto Pilone, Lega, molto polemico per la decisione dell'amministrazione di non aderire alla rottamazione delle cartelle - dice che andrebbero stralciate, sono cartelle fino al 2015, il Comune non è stato in grado di recuperare i soldi in 7 anni. Sono persone che non sono riuscite a pagarle. Chi evade è perseguibile, se il Comune non ha recuperato è perché non c’è nulla su cui rivalersi. Lo Stato italiano ha 1 miliardo di cartelle ancora non recuperate. Dopo 7 anni perché il Comune ha a magazzino crediti che non riuscirà mai ad incassare? Nemmeno le ditte esterne hanno recuperato questa somma, solitamente pignorano e si aggiustano. Si continuano a perseguire persone che non hanno possibilità di pagare. Diciamo che a bilancio ci sono 330 mila euro che in realtà non ci sono e non ci saranno mai".

Diversa la lettura da parte della maggioranza.

Daniele Bagarin, consigliere di maggioranza 

"Questa decisione - precisa Daniele Bagarin, consigliere per la civica "Guazzora Sindaca" - è tutt’altro che politica, è una scelta di equità. Con quale certezza si può dire che tutti non potevano pagare? Se c’è qualcuno che può pagare e diamo l'idea che dopo 7-8 anni viene fatta tabula rasa si dà un cattivo esempio. Su quali dati vi basate per dire che queste siano tutte persone indigenti? Fare tabula rasa di tutto non è un principio equo, anzi, è sbagliato. Si dà il senso che i furbetti la fanno franca. Qualche volta il furbetto va inseguito. Non vogliamo accanirci con gente che non può ma con chi può e non paga".

La realtà dei fatti è che però, questi soldi, sono già stati messi "fuori" dal bilancio comunale.

"Sul bilancio sono già state stornate le somme, - spiega l'assessore Ugo Dallolio - questa cifra è ininfluente a livello di finanze comunali". 

E allora siamo quasi ad una sorta di stralcio...

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