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Cigliano

Faceva sparire le targhe delle auto destinate alla rottamazione

In tribunale a Vercelli il processo a un 62enne, già titolare della “Cigliano demolizioni”, accusato di ricettazione

foto d'archivio

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L’accusa è di ricettazione: avrebbe fatto sparire delle targhe da alcune automobili che erano destinate alla demolizione. Si aprirà tra qualche settimana in tribunale a Vercelli il processo a carico di N.M., 62 anni, fino al 2020 responsabile e legale rappresentante della “Cigliano demolizioni”. Era poi seguita la cessione di un ramo d’azienda e nella gestione erano subentrate altre due persone.

Il procedimento è nato da un’indagine della Polizia stradale di Vercelli. Secondo le contestazioni degli inquirenti, per avere un profitto l’uomo acquistava o riceveva le targhe, sia anteriori che posteriori, di alcuni veicoli, essendo però a conoscenza - sempre in base all’impianto accusatorio -, della loro provenienza illecita. Tutte le auto da cui arrivavano le targhe erano state infatti coinvolte in diversi reati, secondo le ricostruzioni: dal furto fino all’appropriazione indebita. Ma a N.M. non si contesta solamente il possesso delle targhe: in alcuni casi si tratta anche della carta di circolazione dei mezzi stessi.

Le denunce sono arrivate da diverse province del nord Italia, non solo Vercelli ma anche zone del Milanese e del Pavese, dove i proprietari delle auto sparite si erano rivolti alle forze dell’ordine; una delle denunce è stata presentata anche a Cigliano.La prassi ordinaria è che le targhe delle auto che vengono rottamate debbano tornare alla Motorizzazione; ma per i casi contestati la restituzione non sarebbe avvenuta. «Alcune auto - spiega però l’avvocato difensore Fabio Merlo - erano state portate a rottamare dagli stessi proprietari che avevano denunciato i furti anni prima».

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