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Cronaca

Cadavere nelle campagne di Chivasso: in due a processo per occultamento

Si tratta di una coppia di brandizzesi,

Cadavere nelle campagne di Chivasso: in due a processo per occultamento

Hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato Francesco Cirino, 41 anni, e Samantha Morelli, 48 anni, due amici di Brandizzo accusati di occultamento di cadavere.

La strategia processuale è stata scelta dalla loro legale, l’avvocata Sheila Foti, e i due compariranno in aula, in tribunale a Ivrea, il prossimo 2 maggio davanti alla giudice Lucrezia Natta.

Si tratterà solo di definire la pena. I miei assistiti sono reo confessi” dice l’avvocata.

Questa storia risale al 2 novembre 2020 quando nelle campagne in località Baraccone a Chivasso, a due passi dalla sponda destra del Po, i carabinieri di Chivasso, su segnalazione, trovarono il corpo di Andrei Miron Radu, un 22enne romeno residente a Crescentino, da poco diventato padre di un bimbo di sette mesi e che avrebbe dovuto sposare la compagna da lì a pochi giorni.

Andrei Miron Radu

La sua identità venne accertata solo grazie ad un tatuaggio, una svastica, sull’avambraccio sinistro. L’autopsia eseguita tre giorni dopo sul corpo del povero romeno aveva stabilito che era morto per insufficienza cardiorespiratoria dopo aver ingerito oppiacei e cocaina.

Le successive indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura di Ivrea, avevano poi ricostruito la vicenda: la sera prima Andrei Miron Radu era stato a casa dei due amici di Brandizzo, Cirino e Morelli. Dopo aver fatto festa e aver assunto oppiacei e cocaina, il cuore del giovane papà romeno si era fermato. E, forse spaventati, i due amici lo avevano caricato sulla loro auto, una Peugeot 206.

Con a bordo il cadavere avevano viaggiato per qualche chilometro e poi raggiunta località Baraccone, dalla Statale 590, avevano imboccato una stradina di campagna: è qui che hanno poi deciso di disfarsi del cadavere.

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