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Il caso

Brucia l’amianto: vietato mangiare frutta e ortaggi in tutta la zona...

Una piccola casa è stata avvolta dalle fiamme, sul tetto c’erano lastre di eternit

Brucia l’amianto: vietato mangiare frutta e ortaggi in tutta la zona...

L'incendio visto dall'alto

Sul tetto della casa andata a fuoco c’erano le lastre di eternit. Siamo a Lombardore, in provincia di Torino.

Proprio qui, da martedì scorso, chiunque abbia un orto o un albero da frutto, nella zona dell’incendio, non può mangiarlo e forse nemmeno toccarlo. 

È questo quanto scritto dal Sindaco Rocco Barbetta in un’ordinanza emanata 7 giorni fa e poi riconfermata sabato pomeriggio.

Parliamo, dunque, di un piccolo incendio ma con probabili gravi e importanti rischi ambientali. 

Tutto è successo martedì 1 ottobre, nelle campagne di Lombardore dove ha preso fuoco un basso fabbricato, forse utilizzato come capanno degli attrezzi, con una copertura in amianto

Il sindaco Rocco Barbetta ha emesso ordinanza di inagibilità e, data la situazione dell’aria, un monitoraggio da parte dell’Arpa ha incaricato la Polizia Locale di avvisare la popolazione residente in alcune vie adiacenti a mantenere rigorosamente chiuse le finestre e a non consumare le verdure degli orti. 

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Volpiano, Bosconero e Torino e il nucleo Nbcr.

Nel dettaglio parliamo delle persone residenti in via Torino Bottina, Torino Beltrama, Torino, Volpiano, San Benigno, San Rocco.

Al momento i controlli da parte delle autorità non hanno sciolto i dubbi in merito alla salubrità degli ortaggi presenti in zona.

Resta per ora in vigore, dunque, e fino a nuovo avviso, l’ordinanza, firmata dal Sindaco, la sera del 1 novembre 2022, con tutte le prescrizioni contenute, a tutela della salute pubblica. 

 

Nei giorni successivi l’incendio - dichiara il Sindaco Rocco Barbetta (IN FOTO) - su indicazione dell’ARPA Piemonte abbiamo informato l’ASL TO4 che ha effettuato delle misurazioni della qualità dell’aria, nelle zone circostanti l’incendio. Siamo in attesa della relazione in base alla quale sarà revocata o prorogata l’ordinanza. Tutto ciò a tutela della salute dei cittadini di Lombardore”.

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