AGGIORNAMENTI
Cerca
02 Ottobre 2017 - 10:38
Quando i carabinieri della compagnia di Venaria a luglio si recarono in frazione Ritornato, a Corio, per dare inizio alle indagini su una Suzuki data alle fiamme nelle vicinanze di un ristorante, tutto avrebbero pensato tranne che quella storia potesse essere collegata ad una estorsione.
Anche perché la proprietaria, una badante di 57 anni, aveva detto di non aver mai ricevuto minacce o altre tipologie di avvertimenti.
Una bugia detta a fin di bene, per evitare guai. Perché la donna, invece, da qualche tempo era oggetto di ripetute minacce da parte di Armando Gillio, un pensionato di 77 anni residente a Corio.
Ovvero l’amico di un altro pensionato, di 86 anni, che la badante ha seguito e accudito fino all’aprile dell’anno scorso, quando è poi passato a miglior vita.
E quel nonnino, per dimostrare tutta la gratitudine che aveva nei riguardi di quella donna, aveva deciso di farle un lascito della bellezza di 40mila euro.
Gillio, quando è venuto a saperlo, ha dato in escandescenza.
“Quei soldi spettavano a me. Sono io che gli sono stato accanto in tutti questi anni”, avrebbe ripetuto alla donna, prima di iniziare a pedinarla e a minacciarla.
Prima a parole, poi con i fatti. Come quando le ha bruciato la Suzuki. Oppure come quando ha minacciato di dare fuoco alla sua abitazione, senza mai dare seguito a quelle parole.
La donna, terrorizzata, decide di recarsi dai carabinieri e di raccontare la storia. I militari, a quel punto, decidono di far scattare una trappola.
“Vieni domani pomeriggio alle 17 che ti consegno questi maledetti 40mila euro”. Ma non appena l’uomo inizia a intascare i diversi assegni, ecco arrivare i carabinieri che gli mettono le manette ai polsi. E per la badante è la “la fine di un incubo”, come ha ammesso lei stessa ai militari.
L’uomo è stato poi arrestato per estorsione e ora si trova ai domiciliari, convalidati dalla procura di Ivrea, in attesa del processo.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.