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13 Dicembre 2018 - 11:14
Una storia assurda e lunghissima quella del terreno presente in via Nina Ruffini. Un percorso partito più di dieci anni fa che qualche giorno fa è arrivato quasi a conclusione con l’inizio della demolizione del rudere presente.
Partiamo, però, dall’inizio della storia.
Più di trenta anni fa, lungo la strada, vengono realizzate una serie di ville bifamiliari. Nel bel mezzo dei lavori, però, tutto resta bloccato, il terreno passa nelle mani di una cooperativa.
“Chiedemmo a questi soggetti - spiega il sindaco Paola Gamba - se fossero disposti a cederci 900 metri di terreno ma non se ne fece nulla. Ci fu anche una variante al piano regolatore e quell’area divenne zona destinata a servizi”.
Anche questa volta, però, le cose finiscono male: il terreno non va al comune e finisce all’asta per una cifra proibitiva, 140 mila euro, una somma che nessuno sembra disposto ad investire. L’area resta senza padrone fino all’anno scorso quando il giudice, esasperato, pensa addirittura di cedere la porzione a qualche volenteroso. A quel punto, il comune decide di richiedere nuovamente informazioni.
“L’avvocato - prosegue il sindaco - ci disse che le pretese su quel terreno si erano abbassato di molto, fino ad arrivare ad una richiesta intorno ai 30 mila euro, decidemmo quindi di presentare la nostra offerta all’asta. Quella mattina andai in tribunale e quando all’apertura delle buste ci comunicarono che il terreno era nostro mi misi a piangere. Stavo per risolvere una situazione che si perpetrava allo stesso modo da 30 e passa anni”.
Qualche mattina fa, come promesso dal sindaco Paola Gamba, è iniziata la demolizione del vecchio fabbricato. E poi? “Inizialmente ricaveremo un parcheggio - conclude il sindaco - e puliremo il boschetto vicino. Poi vedremo come intervenire sulla viabilità nella zona e magari spostare l’ambulatorio medico in questa zona o l’ufficio postale”.
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