CIRIE'. Francesco Brizio si candida alle elezioni regionali

“Ho dato la mia disponibilità a candidarmi. Se sarò in lista lo si saprà venerdì”. Lapidario, il primo cittadino di Ciriè. Di parole, a ben vedere, non è che ne servono molte: la notizia sta in quell'unica frase.   La notizia è che Francesco Brizio ha dato il suo consenso a correre per le elezioni regionali, ovviamente nelle file del Partito Democratico. A meno di clamorose sorprese, non c'è nemmeno il bisogno di aspettare fino a venerdì: sembra davvero improbabile che, dopo aver incassato il sì del diretto interessato, Chiamparino e i suoi chiudano la porta al “renziano numero 1” del Canavese. Non foss'altro che Brizio rappresenta un tassello importante in quell'area, dove l'unica candidata finora è la consigliera uscente Gianna Pentenero.   Oltre ad essere primo cittadino di Ciriè (al secondo mandato), infatti, il 53enne è al tempo stesso presidente dell'Unione dei Comuni, presidente dell'Assemblea dei sindaci dell'Asl To4, nonché membro dell'assemblea nazionale del Pd dopo le primarie dell'8 dicembre. Appartenenza, rigorosamente, renziana. Proprio l'adesione spontanea alla corrente che appoggia il Presidente del Consiglio lo sta ora premiando. Impossibile, infatti, additare Brizio come uno dei tanti Democrat affrettatisi a salire sul carro del vincitore dopo le ultime primarie. Il sindaco può tranquillamente definirsi un renziano della prima ora, e per questo presentarsi ora a “riscuotere” il premio dovuto a chiunque abbia puntato sul cavallo vincente.   Ma che ne sarà, nel caso in cui Brizio venga eletto, della “sua” Ciriè? Difficile a dirsi. In questi casi, di norma, il sindaco è costretto a dimettersi: bye bye giunta, e vai con le elezioni. Ma (vedi il caso di Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno) molto spesso i tempi delle dimissioni si allungano a dismisura, fino a diluirsi e a svanire del tutto. Ma, perlomeno fino a venerdì, è inutile fasciarsi la testa. Anzi, fino al 26 maggio...