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31 Gennaio 2022 - 19:01
L'Ospedale di Ciriè
CIRIE'. La notizia è arrivata dopo un’inchiesta partita proprio dalle colonne di questo giornale e una raccolta firme lanciata dalla candidata al parlamentino ciriacese Giulia Sapegno che, in pochi giorni è arrivata a quota 10mila.
L’Ospedale di Ciriè non è più una struttura dov’è impossibile chiedere l’interruzione volontaria di gravidanza.
Dal 15 febbraio sarà possibile abortire anche qui.
Da anni, infatti, tutti i ginecologi dell’ospedale (nove compreso il direttore della struttura) sono obiettori di coscienza. La legge 194 che norma l’interruzione di gravidanza, vieta in Italia l’obiezione di struttura dando alle Asl e alle Regioni il potere di intervenire.
Dopo le proteste delle ultime settimane, un intervento dell’onorevole Jessica Costanzo e del consigliere regionale Marco Grimaldi, l’Asl TO4 ha preso provvedimenti.
Dal prossimo 15 febbraio, dunque, sarà possibile chiedere l’interruzione di gravidanza (farmacologica e Chirurgica) anche a Ciriè.
“Questo servizio - dichiara l’Asl - si aggiunge a quelli già presenti presso gli Ospedali di Ivrea e di Chivasso che, fino a oggi, hanno garantito la prestazione all’interno dell’ASL, con l’obiettivo primario di tutela della maternità e della salute della donna”.
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