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CIRIÈ. Da trent’anni c’è una Ciriè che sostiene la lotta al cancro

CIRIÈ. Da trent’anni c’è una Ciriè che sostiene la lotta al cancro

Il trentennale di presenza attiva a Ciriè  la Delegazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo lo festeggia il prossimo martedì 18 maggio: in sordina, tra pochi intimi, confabulando su un progetto a compensazione con gli opportuni effetti speciali, individuato nei  prossimi mesi, e traendo momentanea consolazione allogando giustamente la colpa a questo periodo difficile. Lo era  senza dubbio di meno nello stesso  giorno e  mese del 1991 quando la rappresentanza della Onlus  si proponeva a Ciriè presso il Centro Socio Culturale con la collaborazione del Civico Istituto Musicale F.A. Cuneo in una serata concertuale a scopo benefico. Al pianoforte il giovane e talentuoso maestro Achille Lampo e in platea alcune figure importanti della Fondazione tra un numeroso pubblico diligente ed interessato. La  delegazione metteva le sue  radici  ad un solo lustro da quelle della “casa madre” candiolese  del  19 giugno 1986, a quell’epoca ancora in  fase progettuale ma convertitasi in  questi trentacinque anni grazie  “alle donazioni di tre milioni di amici (cittadini, aziende, imprese, istituti, fondazioni bancarie piemontesi) e al quotidiano impegno di tutto il personale, in un polo oncologico riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di coniugare ricerca e cure efficaci. Primo ed unico in Piemonte dal 2013 ha ricevuto dal Ministero della Salute la qualifica di “Istituto di Ricerca e Cura a carattere scientifico” consolidando il suo modello di  Comprehensive  Cancer  Center” centro oncologico che tratta tutte le tipologie tumorali  Un impegno che tuttora l’’Istituto continua a perseguire, con la realizzazione di nuovi spazi destinati a laboratori di ricerca, un hospice, strutture atte ad ospitare i familiari dei pazienti ed attività di formazione di figure professionali specializzate. La lotta contro il cancro non si ferma. Anche con un nemico in più: in un periodo difficile per il nostro Paese a causa della pandemia il lavoro nel Centro è raddoppiato intensificando le sue molte Attività Assistenziali e di Ricerca e investendo in importanti risorse e nel potenziamento di alcuni servizi mirati per fare fronte al Covid 19.

Trent’anni con un nemico da combattere, anzi due nell’ultimo biennio,  delegata Valeria Astegiano Ferrero.

Missione compiuta! Senza uso di armi improprie: il nemico principale e il coronato sono  sotto controllo in questo polo oncologico di eccellenza nella lotta al male del secolo.  Era quello che si prefiggeva trentacinque anni fa ai suoi esordi la Fondazione  e le sue attuali trenta delegazioni  scegliendo di aderire nel tempo  all’ ambizioso progetto.

Anche quella di Ciriè  guidata da Valeria Astegiano Ferrero.

Abbiamo lavorato sodo, impegnandoci anche nell’organizzazione di manifestazioni ed eventi destinati   alla raccolta dei fondi necessari a contribuire a far crescere  questo Centro di Ricerca e Cura,  realizzato senza l’intervento dello Stato e di Enti pubblici, unico e non eguagliato.. La Delegazione con il patrocinio e la collaborazione delle amministrazioni comunali di Ciriè e molti comuni del nostro territorio,   ha ospitato incontri informativi e di prevenzione con giornalisti, medici e ricercatori. Serate  di musica, teatro, cabaret e con artisti che hanno donato esperienza e bravura alla nostra causa : il pianista Achille Lampo, la sua performance ha dato inizio al nostro percorso, il cabarettista Gianpiero Perone, il cantante  Franco Passamonte, l ’Orchestra e Coro Giovanile dei Music Piemonteis con i maestri Ugo Bairo, Flavio Bar, Elias Di Stefano che negli anni l’hanno diretta.

Poi, c’è chi suona al campanello, chi fa squillare il telefono di casa, chi quello del cellulare. 

Sono i momenti più profondi, le occasioni più importanti: quelle delle promesse di aiuto, della condivisione  nella  sofferenza, delle tenerezze da offrire. Quelle dei consigli da dare e  delle domande alle quali rispondere.  La delegata  è  anche punto di riferimento  per le donazioni che molte persone fanno alla Fondazione in caso  di lutto o in memoria dei loro cari ma assume spesso le sembianze della consulente  alla quale si chiedono spiegazioni, chiarimenti, delucidazioni.

Internet risponde ormai a qualsiasi cosa.

-Indubbiamente. Soddisfa ormai ogni genere di richiesta relativa  alla Fondazione, alle attività assistenziali e di ricerca, ai progressi, alle nuove strumentazioni, alle nuove tecnologie, ai  progetti di ricerca pluriennali e multidisciplinari.  Risponde diffusamente anche  sulla parte pratica e tecnica della Prevenzione: alimentazione, controlli, cause ambientali. A qualsivoglia informazione. 

Ma..

I rapporti interpersonali rimangono essenziali e gratificanti..Alle molte persone che mi hanno avvicinato in questo trentennio, credo di aver dato , per quanto mi è stato possibile, l’aiuto necessario a raggiungere la consapevolezza  che la scienza e la ricerca sono la giusta soluzione  alla grande tragedia del cancro. Pensare di esserci riuscita mi sprona a continuare. 

Ringraziamenti? 

Alla grande famiglia della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, alla mia famiglia , agli amici e a tutti coloro che non hanno mai mancato di farmi sentire la loro vicinanza.  Un ringraziamento particolare al dottor Pietro Gabriele, primario di Radioterapia di Candiolo per la sua continua collaborazione nei tanti momenti di informazione e di illustrazione delle attività  dell’Istituto. Grazie al giornalista Marco Neirotti e al ricercatore Alberto Bardelli.

Sara Gasparotto

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