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20 Aprile 2018 - 11:29
La casa di riposo “Il Girasole” in Piazza Castello
Per adesso la casa di riposo Il Girasole è salva. Ma che ne sarà in futuro?
Se lo chiedono i consiglieri di minoranza della città dei D’Oria, da un lato contenti per il risultato raggiunto ma dall’altro estremamente critici.
“Io sono il primo a parlare del Girasole come un’eccellenza, a non volere che una struttura di questo tipo venga dismessa - commenta l’esponente del Movimento 5 Stelle, Franco Silvestro -. Quel che mi chiedo, e se quando l’Amministrazione va a fare un’operazione da 500mila euro cerca di capire anche dove sta andando. Sarebbe da fare uno studio di sostenibilità della casa di riposo, visto che diminuiranno anche i posti disponili”.
Secondo il pentastellato, insomma, c’è il rischio che la struttura diventi un peso eccessivo per gli abitanti del ciriacese, in termini economici. E che quindi la chiusura sia solo posticipata...
“Anche perché con la messa a norma il numero delle persone non autosufficienti al Girasole aumenterà - sottolinea -. La funzione attuale sarà snaturata. Da una sorta di eccellenza in co-housing, con anziani che sostanzialmente sono autonomi, la struttura si trasformerà più in una Rsa. Allora il vantaggio di avere una struttura di questo tipo all’interno della città viene meno. Se gli anziani sono a letto infatti non vivono il centro come invece fanno adesso. E questi mi pare siano ragionamenti che nessuno ha fatto...”.
Per Silvestro “si tratta di una situazione raffazzonata”.
Davide D’Agostino, consigliere del Centrodestra - Insieme per la città, è della stessa idea.
“L’intervento, una semplice messa in regola, non sarà risolutivo della situazione, che richiederebbe di immaginare il futuro di una struttura del genere - rimarca -. Questa capacità non c’è, o perlomeno non è ancora emersa. In parte è normale, perché prima era necessario tenere a galla la struttura. Ma siamo lontani da qualunque progettualità per il futuro del Girasole”.
Secondo D’Agostino, poi, non c’è da dare troppi meriti all’Amministrazione Devietti. “Per questo salvataggio per il rotto della cuffia dobbiamo dire grazie più che altro alla sensibilità della Regione, che al lavoro della giunta - commenta -. Mi sembra più un colpo di fortuna piuttosto che il frutto di un lavoro politico ben articolato. In fondo, si tratta di ordinaria amministrazione. Ovviamente siamo soddisfatti, perché sarebbe stata una perdita inaccettabile. Ma la sensazione è che sia stata fondamentale più che altro la consapevolezza della Regione di non poter predere una struttura di questo tipo”.
Insomma per il consigliere del centrodestra c’è certamente da festeggiare, ma forse non tanto da battere le mani al sindaco Loredana Devietti e all’Amministrazione.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica per il futuro, esprime preoccupazione anche Mattia Masangui, esponente di Ciriè Futura. “Sicuramente accendere un mutuo da 500mila euro è una scelta politica importante da parte dell’Amministrazione - conclude -. Ma bisognerà valutare anche quale possa essere il futuro della struttura. Insomma, il salvataggio è stato importante, ma come faremo a dare una sostenibilità economica al Girasole?”.
Ai posteri l’ardua sentenza...
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