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06 Aprile 2018 - 12:02
Il Circolo Scacchi di Ciriè spegne 45 candeline.
Centro culturale di riferimento nella zona, ad oggi conta una ventina di soci, la maggior parte di essi impegnata a livello agonistico, ma sono molti anche i sostenitori che s’affidano all’abilità dei maestri per avvicinarsi al gioco degli scacchi. Fondato nel 1973, ha avuto come primo presidente Adolfo Perino, seguito da Alessandro Anagnastopulos, Claudio Gussone, Alessandro Risso e ancora Massimo Catalano e Gabriele Stella. Attualmente, il Circolo, che dal 2010 ha sede nei locali dell’Istituto Troglia, si avvale di Renato Casarin come segretario e istruttore, del maestro e direttore tecnico Silvano Saccona e di Fabrizio Fassero, presidente dal 2015, che ha voluto raccontare i traguardi e le difficoltà dell’associazione.
Un bilancio di questi primi 45 anni?
Il bilancio è sicuramente positivo: negli ultimi dieci anni, abbiamo infatti sperimentato un boom di crescita, sia per quanto riguarda il numero di soci, sia per quanto riguarda il miglioramento tecnico. Quasi tutti i nostri soci sono infatti giocatori a li vello nazionale. Abbiamo anche una squadra classificatasi in serie C, capitanata dal socio Alessandro Risso, e abbiamo tutti i motivi per credere che sia sufficientemente preparata per rimanervi. Abbiamo anche una squadra che gioca in promozione che attualmente sta puntando alla serie C. Inoltre, sempre parlando di miglioramento, siamo molto soddisfatti del lavoro con i giovani.
Quali sono le iniziative dedicate i giovani?
Ogni anno ci occupiamo di tenere corsi di base nelle scuole, a partire dalla terza elementare fino alle scuole medie. I nostri istruttori Renato Casarin e Silvano Saccona si occupano di una decina di scuole del circondario. Il nostro scopo è sicuramente quello di reclutare nuove leve, ma non solo: noi pensiamo che gli scacchi siano utili per formare il carattere e per aiutare i ragazzi più timidi a socializzare. Il gioco infatti allena il pensiero e disciplina, trasmettendo regole operative, ma anche di comportamento: crediamo che sia fondamentale, davanti ad un avversario, possedere un’etica. Ovviamente, non tutti sono portati, ma abbiamo riscontrato un grande entusiasmo da parte di molti, al punto che alcuni ragazzi finiscono per si uniscono per prendere parte alle squadre per i campionati studenteschi. Noi puntiamo moltissimo sui giovani: è soprattutto grazie al loro coinvolgimento se siamo riusciti a risollevarci dalla crisi che ci ha colpito una ventina di anni fa, quando sembrava che il Circolo fosse destinato a scomparire.
Un bilancio del ciclo d’incontri in biblioteca?
Il ciclo di corsi in biblioteca, tenutosi tutti i mercoledì di marzo, si è rivelato molto positivo: sono accorsi in molti, circa una quindicina all’inizio, ma si sono poi aggiunti iscritti dopo il secondo incontro. C’erano bambini di otto, nove anni accompagnati dalla madre, ma anche pensionati: tutti volevano imparare qualcosa di più sul gioco degli scacchi. Il corso per principianti, tenuto da Renato Casarin, era dedicato i neofiti, a tutti coloro che si avvicinavano al mondo degli scacchi per la prima volta; il corso intermedio, invece, tenuto da Alessandro Risso, era rivolto a giocatori più esperti. C’era anche una parte dedicata al gioco libero. Valutiamo l’eventualità di dare via ad un torneo con i principianti del corso. Anche la biblioteca si è dimostrata estremamente soddisfatta: crediamo che queste occasioni siano fondamentali per il Circolo, che riesce ad uscire dal suo territorio limitato per farsi conoscere con iniziative di successo come queste.
Quali sono le vostre attività nel corso dell’anno?
I nostri appuntamenti settimanali sono il martedì sera e il sabato pomeriggio: durante la serata del martedì, i soci si riuniscono per delle lezioni o per tornei agonistici, partecipando anche alla tipologia della “partita simultanea”. Il sabato, invece, il Circolo apre le porte a tutti coloro che, giovani o no, vogliono avvicinarsi al gioco degli scacchi, lasciando la possibilità di dare il via all’attività libera. Nel corso dell’anno parteciperemo ad alcuni tornei, come il 1° Trofeo Canavese Open 2018, che si terrà dal 4 al 24 maggio, organizzato insieme al Circolo Scacchi Leinì e il Circolo Scacchi Chivasso. Inoltre, a giugno di ogni anno partecipiamo ai Campionati Provinciali, validi come prova d’accesso per i Campionati Regionali , che quest’anno sono giunti alla 38° edizione.
Quali i vostri progetti futuri?
Per quanto riguarda le prospettive future, considerando l’andamento degli ultimi anni, non possiamo che prevedere un futuro roseo: speriamo che opportunità come quella con la biblioteca si possano ripetere in modo da poter portare a conoscenza di più persone della nostra presenza. Speriamo di riuscire a continuare a portare avanti iniziative come quella con la biblioteca, in modo da poter essere sempre più conosciuti sul territorio.
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