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CIRE'. Protesta davanti ai cancelli della Cooper Standard

CIRE'. Protesta davanti ai cancelli della Cooper Standard

Ancora crisi. Ancora difficoltà nel mondo lavorativo. Dopo quanto accaduto alla “Machiper” di Robassomero, ora c’è agitazione alla Cooper Standard. Giovedì scorso, 8 febbraio, le sigle sindacali Filctem, Femca, Uiltec e le Rsu della stessa ditta, hanno scioperato per otto ore complessive spalmate su tutti e tre i turni in programma: prima dalle 5.30 alle 9, poi dalle 13.30 alle 15 e poi dalle 21.30 alle 22.30.

Il motivo della protesta sta, si legge in una nota, sta nel mancato rispetto degli accordi contrattuali sul tema degli scostamenti inflattivi. “Non sono in gioco solo i 19 euro dello scostamento inflattivo, bensì il valore del contratto nazionale e del lavoro - dichiarano i sindacalisti Pietro Pane (Ultec), Gianni Busichella (Cgil) e Valter Dughera (Cisl) - Nel contratto era stato stabilito che si sarebbe verificata la permanenza di eventuali scostamenti inflattivi nei minimi o che si sarebbe decisa la destinazione e la ricollocazione di essi in altri istituti, ma mai lo scippo. Non si può pensare di sottoscrivere un contratto e poi venire meno agli impegni togliendo i soldi dalle buste paga dei lavoratori, che sono il vero valore delle aziende, e per i quali anche 19 euro sono importanti. Si pensi che le relazioni sindacali siano un orpello inutile e questo sta provocando una severa e determinata reazione delle persone disposte ad andare fino in fondo in questa lotta per difendere le proprie conquiste, tra cui il salario, ma soprattutto il Contratto Nazionale di Lavoro”.

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