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25 Settembre 2017 - 10:05
Mercato (foto d'archivio)
“Quanto era bello il mercato in via Vittorio, riportiamolo qui!”.
Sospirano Giorgio Fornero e Giandomenico Garbolino. Scavano nei ricordi. Per loro la sveglia suonava presto, il venerdì mattina, fino a metà anni ’80. Ci si doveva preparare al gran rumoreggiare delle vie del centro storico, ad una giornata di lavoro intensa, estenuante ma redditizia. Come da secoli, fin dai tempi di Margherita di Savoia a inizio Trecento, una fiumana di gente avrebbe invaso via Vittorio. Migliaia di buste vuote da riempire con frutta, verdura, formaggi, salumi e tutto quello che una piazza mercatale come Ciriè poteva offrire. Due file di banchi posizionati sui due lati della via. Un dolce amarcord alla Fellini, quasi commovente, per i due commercianti. “Noi vecchi ciriacesi - sorride oggi Garbolino - abbiamo sempre un po’ la nostalgia del vecchio mercato”. Chiuse i battenti quasi trent’anni fa, per traslocare su Corso Nazioni Unite e piazza Castello. Gli ambienti erano ristretti, il mercato cresceva di dimensioni e aveva bisogno di spazio, i banchetti si trasformavano in banconi, e garantire la sicurezza diventava difficile come mai. Inoltre alcuni commercianti, ai tempi, non vedevano il mercato di buon occhio. “Ci fa perdere clientela” sostenevano. Nel tempo, si sono ricreduti. “A conti fatti era esattamente il contrario - sostiene Fornero -. Con il mercato, via Vittorio aveva un transito di migliaia di visitatori. Ora sicuramente il tutto sarebbe ridimensionato, non ci sarebbero più i numeri di un tempo, ma riportare qui il mercato potrebbe essere un modo per far rivivere la città”. Certo, il problema sicurezza rimane. I mezzi di soccorso hanno bisogno di un spazio per transitare, in caso di emergenza. “Ma le soluzioni - aggiunge Fornero - se si vuole si trovano. A Chivasso, ad esempio, gli ambulanti sono rimasti in via Torino senza problemi”. E guai a provare a spostarli, scoppierebbe la Terza Guerra Mondiale.
Garbolino la pensa come Fornero. “Sarebbe bello - commenta -. Chiaramente non si potrebbe più spostare tutto il mercato, ma parzialmente sì. Fare modifiche non è mai semplice, ma riportare almeno una parte degli ambulanti in via Vittorio sarebbe di sicuro utile per la nostra città. Io sinceramente vedrei meglio il mercato nelle vie, e piazza Castello a parcheggio, ci sarebbero problemi logistici ma ogni cosa è risolvibile. L’importante è che rimanga tutto comunicante”.
Già a fine anni Novanta si ragionò per riportare una parte in via Vittorio. “Il progetto non andò in porto - racconta Paolo Ballesio, ai tempi assessore al Commercio -. Sarebbe stato difficile non spezzare il mercato, e un mercato deve avere senso dal punto di vista commerciale, devi essere portato ad attraversarlo”. Chissà che
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