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CIRIÈ. Rapina al parcheggio di via Andrea D'Oria

CIRIÈ. Rapina al parcheggio di via Andrea D'Oria

Ha aspettato che entrasse nel gabbiotto del parcheggio di via Andrea D’Oria a Cirié, quelli del complesso polivalente ‘Ciriè 2000’. 

Poi, guardandosi alle spalle per evitare l’arrivo di altre persone, l’ha presa per un braccio e l’ha bloccata, prima di legarle le mani con una corda e di puntarle una pistola alla schiena: "Fai quello che ti dico e non ti capiterà nulla. Altrimenti sono guai seri per te".

Sono stati momenti di grande terrore per una ausiliaria del traffico della città di Cirié, vittima di una rapina con sequestro, avvenuta poco dopo le 9 di martedì mattina della scorsa settimana.

La donna, immobilizzata, non ha potuto opporre resistenza a quel bandito con il volto coperto, permettendogli di arraffare tutti i soldi che erano presenti nella stanza. 

Quegli stessi soldi che la donna, poco prima aveva preso dopo aver completato lo ‘scassettamento’ della postazione automatizzata del parcheggio, l’operazione con cui vengono tolti i soldi dalla macchinetta per poi portarli nelle casse della “Cirié Parcheggi”, la società che si occupa della gestione degli stalli di sosta a pagamento presenti in città.

Il bandito, dopo essersi accertato che la donna non potesse fuggire o chiamare soccorsi, è scappato via, facendo perdere le proprie tracce. Con molta probabilità, ad attenderlo in piazza Vittime dell’Ipca c’era un complice a bordo o di una macchina o di una moto e che per quei pochi istanti - il colpo è stato messo a segno in meno di cinque minuti - ha agito da “palo”.

A dare l’allarme, poco dopo, sono stati alcuni automobilisti, attratti da quei rumori e dalle urla della ragazza provenienti dal gabbiotto.

Sul posto sono così arrivati i carabinieri della tenenza di Cirié, cui ora spetterà il compito di fare luce sull’accaduto e dare così un nome e un volto agli autori della rapina con sequestro. Per questo motivo sono stati presi i filmati dei sistemi di videosorveglianza della zona e dello stesso parcheggio.

Per gli inquirenti si tratterebbe di un colpo studiato a tavolino nei minimi dettagli. Anche perché quel parcheggio non è custodito e le addette ci sono per poche ore al giorno.

Secondo una prima e sommaria stima, il bottino potrebbe aggirarsi attorno ai 10mila euro.

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