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06 Febbraio 2017 - 18:24
Aule inagibili perché rischiano il crollo, problemi ai bagni e alle fognature, infissi da sostituire.
Queste e tante altre le problematiche registrate quotidianamente nelle sedi delle scuole superiori ciriacesi, dal Fermi-Galilei all’Istituto D’Oria.
Un bollettino di guerra per strutture che dovrebbero formare e far crescere in tutta sicurezza i giovani della città, del ciriacese e perfino delle Valli di Lanzo.
Eppure la Città Metropolitana, che si dovrebbe occupare della manutenzione degli edifici, il più delle volte se ne sta mani in mano. Il motivo lo sappiamo: i soldi sono pochi e sono razionati in base alle esigenze prioritarie. Così le istituzioni latitano e le scuole aspettano interventi per anni, anni e anni… “Stiamo aspettando la sistemazione degli infissi sul plesso del Fermi - spiega Giuseppe Volpe, dirigente scolastico -. Ad onor del vero c’è già un progetto approvato, ma stiamo ancora aspettando la conclusione”.
Ma non è tutto qui.
“Alcuni soffitti al Galilei sono a rischio sfondellamento - prosegue -. Abbiamo ancora due aule chiuse perché il soffitto può cadere da un momento all’altro”.
L’intervento è stato richiesto, ma ad oggi non s’è fatto nulla. Vale anche per un bagno da sistemare al Fermi e da rendere accessibile ai disabili. “È da mettere in sicurezza” sottolinea. Non basta ancora. “Abbiamo sempre il classico problema - aggiunge - di infiltrazione d’acqua in alcuni spazi”.
Un intervento in passato è stato fatto ma quando la precipitazioni si fanno intense il problema si ripresenta. Ma c’è un ma… “Non posso negare - dice Volpe - che negli ultimi anni la situazione sia migliorata, alcuni interventi sono stati portati a termine. Certamente avere la perfezione è un’aspirazione, ma comunque il problema principale degli infissi al Fermi è in via di risoluzione”.
Le stesse questioni si ripresentano praticamente nella stessa forma presso le sedi dell’istituto D’Oria. I problemi strutturali sono numerosi e di varia natura. “Li segnaliamo quotidianamente alla città metropolitana - spiega il vice preside Vincenzo Managò - Ma le risorse a bilancio sono poche e non ci danno la possibilità di avere riscontri immediati, come dovrebbe essere giusto”.
Nella sede di via Prever un’aula e inagibile perché la parte esterna ha ceduto. “Siamo in attesa - prosegue - di un intervento di sistemazione dall’inizio dell’anno…”.
C’è pure di peggio. Nella sede di via Battitore ogni tre per due i bagni si otturano per un problema strutturale dell’edificio. La dirigente scolastica deve chiuderli perché confluiscono tutti in un un unico tubo con diametro non adeguato e deve stare attenta a far ripulire il piano dai liquami che fuoriescono dai servizi.
E la città metropolitana sta alla finestra…
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