Cerca

CIRIÈ. "Chi non paga non va in gita", polemica al Fermi-Galilei

C'è una circolare, all'istituto di istruzione superiore Fermi-Galilei, che sta destando scalpore tra le famiglie ciriacesi. È la circolare 123, redatta dal dirigente scolastico, Giuseppe Volpe, il 15 gennaio. L'oggetto? "Viaggi d'istruzione/uscite didattiche e contributo scolastico".
Col documento, il dirigente scolastico "comunica che non saranno autorizzati viaggi d'istruzione/uscite di più giorni, il cui costo è a carico delle famiglie, delle classi per le quali non risulti regolare il versamento del contributo scolastico". Intendendo per "regolare" anche "il versamento di importo inferiore al dovuto per effetto della richiesta di riduzione per merito o motivi economici".
Con la precisazione che Volpe "si riserva di valutare casi particolari con il coordinatore di classe e/o il docente responsabile del viaggio".
Alcuni genitori, che preferiscono restare nell'anonimato, hanno sollevato la questione: è giusto che chi non paghi un contributo volontario, quale quello scolastico, si veda estromesso dalla possibilità di partecipare a uscite didattiche?
"Per quanto riguarda le quinte dell'indirizzo tecnico, hanno pagato regolarmente il contributo il 48% delle famiglie - spiega Volpe -. Io non so perché non abbiano pagato: questioni ideologiche, di principio, o perché non è obbligatorio? Io non posso che addebitare il mancato pagamento a questioni economiche, in periodo di crisi. È eticamente corretto che la scuola, in una situazione del genere, vada a chiedere 500 euro alle famiglie per le uscite di 5 giorni? La maggior parte delle famiglie non riesce ad  affrontare l'importo del contributo di 80 euro, non me la sento di chiedere 500 euro alle famiglie".
Il dirigente scolastico si dice comunque disponibile a valutare le situazioni delle classi caso per caso. "Se si capisce il motivo del mancato versamento poi si possono fare ragionamenti diversi, tra l'altro lo stiamo già facendo - prosegue Volpe -. Io sono a disposizione di tutti, voglio capire semplicemente come vanno le cose".
Il dirigente scolastico sottolinea l'importanza del contributo scolastico, anche se volontario. Sul sito dell'istituto è scritto, in dettaglio, come vengono spesi i soldi ricevuti dalle famiglie. "Ho lasciato un messaggio: se il trend è questo, la scuola offrirà il minimo sindacale - conclude Volpe -. Se non si paga il contributo, si ha diritto solo alla classica lezione frontale. La dotazione ordinaria che riceviamo dallo Stato è indirizzata agli uffici amministrativi, è il contributo che fa la qualità dell'offerta formativa. La scuola è di tutti, è nostra, è pubblica, tutti dovremmo contribuire al suo sviluppo".
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori