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CIRIE'. Accolto il ricorso al Tar, in bilico la raccolta rifiuti

Raffica di denunce al Tar per la nuova gara d'appalto del Cisa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in 21 Comuni tra il Ciriacese e le Valli di Lanzo, per un appalto da 3,5 milioni di euro l’anno che per i prossimi cinque anni porta l'ammontare complessivo a quasi 18 milioni di euro. Nelle scorse settimane, l'ex onorevole nolese della Lega Nord, Walter Togni, presidente dell'associazione “Ambiente Nord”, aveva palesato dei dubbi sull'appalto “aggiudicato ad un’Ati composta da due aziende, una delle quali è il Cns, la stessa coinvolta nell’inchiesta di Roma, dove è stato arrestato un membro del consiglio di sorveglianza mentre un dirigente è stato indagato”.     La scorsa settimana, il Tar ha accolto il ricorso della terza classificata in graduatoria, vale a dire la Sea. Lo stesso Togni ha deciso di scrivere una lettera ai 21 sindaci che fanno parte del Consorzio, ed in cui chiede di “interrogarsi su diversi aspetti poco chiari di questa vicenda”. Non si è fatta attendere la replica del Cisa, che definisce il ricorso di Togni “alquanto scorretto. Il Tar ha accolto un solo punto, quello relativo al ramo a vetro e plastica. Il Consorzio non parteggia per nessuno e per ora non ci sono nè vincitori nè vinti. L’attuale appalto, vinto dalla San Germano, sarebbe dovuto partire lo scorso 31 gennaio ma è stato fatto slittare al 31 marzo. Ci teniamo a ribadire che per gli utenti non cambierà nulla. L’aspetto più importante per noi di questa vicenda è proprio quello legato al servizio erogato ai nostri concittadini. Il punto basilare è che gli utenti non abbiano ricadute negative”.        
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