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CIGLIANO. La scuola d’infanzia riapre a metà settembre

CIGLIANO. La scuola d’infanzia riapre a metà settembre

Un momento del sopralluogo per l’inizio dei lavori

CIGLIANO. Il sindaco Diego Marchetti ha annunciato che la scuola d’infanzia del paese riaprirà regolarmente il 14 settembre. Sono infatti terminati i lavori di adeguamento al plesso scolastico “Don Evasio Ferraris”, che ospiterà le aule della scuola d’infanzia a seguito della perdurante inagibilità della “Ortensia Marengo”.

«I lavori di adeguamento della don Evasio Ferraris sono quasi ultimati. Manca qualche rifinitura, ma tutto sarà sicuramente pronto per l’inizio del nuovo anno scolastico» spiega Marchetti. Anche l’attrezzatura pare sia pronta, con il trasferimento degli arredi della “Ortensia Marengo” presso la nuova sede della scuola avvenuto nelle scorse settimane.

L’annuncio è stato commentato da Francesca Rigazio, segretaria del locale circolo del Pd: «Stando alle parole dell’Amministrazione la scuola sarebbe dovuta essere pronta per novembre 2020, salvo poi far slittare la data ad aprile 2021 e, infine, per il 14 settembre 2021.

Cos’ha Marchetti di cui essere orgoglioso? Ha fatto promesse al vento per un anno. Aveva promesso che avrebbe lavorato per i cittadini. Ora ci troviamo davanti a un ritardo nella riapertura della scuola d’infanzia che è stato pagato soprattutto dalle famiglie e dai bambini. Marchetti ora dovrebbe iniziare a lavorare duro, come ogni sindaco dovrebbe fare per il proprio paese».

Anche la capogruppo di “Tradizione e futuro per Cigliano” Bruna Filippi critica l’operato della Giunta: «Questo è l’ennesimo annuncio dopo i molteplici rinvii degli ultimi mesi. Se sarà l’ultimo, finalmente la scuola d’infanzia riaprirà. Io non ne sono comunque contenta. Sono stati spesi troppi soldi per una soluzione temporanea, andando comunque a creare disagio agli alunni regolari del plesso scolastico.

Con i 300 mila euro spesi, la “Ortensia Marengo” sarebbe stata sistemata e sarebbero anche avanzati soldi, utilizzando anche i 140 mila euro del decreto Renzi, che il Comune ha preferito perdere. E forse ci avrebbero impiegato anche meno tempo per ridare la scuola ai bambini.

Continuo a pensare che questa Amministrazione sia davvero ridicola» commenta Filippi, che pone dubbi anche sulla sicurezza per i piccoli alunni: «Non bisogna dimenticare che il plesso scolastico presenta diverse criticità strutturali. Staremo a vedere se l’edificio manterrà la propria stabilità o se si renderà necessario un altro trasloco d’urgenza».

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