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27 Ottobre 2020 - 11:44
Dopo l’annuncio dei nuovi membri della Giunta comunale non sono mancate le reazioni dei gruppi consiliari di opposizione.
Flavio Ranalli di “Viviamo insieme Cigliano” dichiara: «I dimissionari si sono resi conto del fallimento del progetto, dovuto all’incapacità del vertice. Chi è subentrato evidentemente non si è accorto di nulla, oppure antepone altre logiche al bene del paese». Nel dettaglio, poi, «il nuovo assessore Venturino lo abbiamo già visto in azione come consigliere e si è capito di che forza sia, con le sue esternazioni infelici sulla scuola. Delle due donne, se di una non posso dire nulla perché non ci ho mai avuto a che fare, dell’altra già si sono visti post e video imbarazzanti pubblicati sui social. Vedremo cosa combineranno tutti assieme».
Bruna Filippi, capogruppo di “Tradizione e futuro per Cigliano”, commenta: «Il sindaco, incurante delle richieste dei genitori di tutti gli ordini di scuola, incurante delle 700 firme di persone ciglianesi a sostegno di tale richiesta, incurante della mozione di sfiducia presentata da tutti i consiglieri di minoranza, propone una Giunta con le ultime risorse in coda alla sua lista. Persone che, oltre a non aver ottenuto grandi supporti dalla popolazione durante la tornata elettorale, non hanno mai dimostrato a Cigliano di avere spiccate doti nei settori loro affidati. Solitamente gli assessori esterni vengono scelti dai sindaci per le esperienze maturate nel campo loro affidato, vantano un titolo specifico, vantano l’aver attivato con associazioni del settore, particolari eventi e/o manifestazioni di spicco. Queste persone, invece, non hanno mai partecipato alla vita sportiva e culturale del paese. Spero proprio che prima del Consiglio sulla mozione di sfiducia qualche consigliere di maggioranza faccia una profonda riflessione su ciò che sta facendo appoggiando un sindaco che, per quanto potranno essere i risultati, non gode più della fiducia della popolazione. A Cigliano un simile malcontento non si era mai registrato, il paese così in basso non era mai caduto».
Michele Campanella, uno che con Marchetti e con i nuovi assessori era in lista ma è poi passato all’opposizione, boccia su tutta la linea le decisioni prese dal sindaco: «La barca Marchetti sta inesorabilmente affondando. Nonostante ciò il sindaco rimane attaccato al timone e non vuole arrendersi. Non vuole capire di aver fallito. C’è un momento in cui è possibile cambiare rotta e risollevarsi. Quel momento per Marchetti non c’è più. Non c’è nessun intervento che possa fare per risollevare la situazione, se non dimettersi, lui e tutta la sua Amministrazione». Quanto ai nuovi componenti della Giunta dice: «Abbiamo un Venturino che fino a oggi ha dimostrato di non poter dare un valore aggiunto in sede di Consiglio, se non quello di essere meramente un numero per una alzata di mano, per dare un voto alla maggioranza. Bollea e Como hanno preso alle elezioni rispettivamente 16 e 4 voti; entrambe sono state fuori dalla vita sociale del Comune per mesi, se non nell’ultimo periodo proprio per avvicinarsi al nuovo incarico di cui già sapevano, probabilmente. Una persona in Giunta con 4 voti è l’ennesima dimostrazione che i cittadini non vogliono queste persone a guidare il paese. E’ l’ennesimo scherno nei confronti della democrazia da parte di questa Amministrazione. Iaccheo invece si è sempre dimostrata una persona mediocre già in veste di assessore all’urbanistica: figuriamoci come vicesindaco. Devo però fargli i complimenti: più che al bene del paese ha sempre puntato a una scalata personale nelle gerarchie, e ci sta riuscendo». Infine Campanella esterna qualche dubbio sulle reali motivazioni che hanno spinto la vicesindaco Crittino a rassegnare le dimissioni. «A mio avviso le motivazioni date da Crittino non corrispondono al vero. Sta abbandonando la barca prima che affondi completamente».
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