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22 Maggio 2014 - 15:56
I platani del Castellazzo sono malati. Tutti e 61. 54, se adeguatamente trattati (con una spesa urgente, entro i prossimi sei mesi, prevista sui 20mila euro) sono ancora recuperabili. Per gli altri sette non c'è alternativa all'abbattimento. Sono questi i risultati della "valutazione di stabilità", eseguita dalla dottoressa Marina Vitale dello Studio Arthemis di Leinì, a cui il Comune ha affidato l'incarico di accertare le condizioni degli arbusti in piazza del Castellazzo, in seguito alla raccolta firme, sottoscritta da un centinaio di abitanti, presentata ad inizio anno per opporsi al progetto della Giunta che prevedeva l'abbattimento complessivo e la ripiantumazione con un costo totale di 40mila euro. Il Sindaco Fabrizio Ferrarese ha voluto convocare un incontro (il secondo, dopo quello che s'era tenuto in autunno), nella serata di mercoledì al salone in Piazza del Torchio, per mettere in chiaro possibilità, costi, tempistiche, connesse al Castellazzo, prima del ritorno alle urne. Sul tema, del resto, si sta consumando da tempo la battaglia tra le due liste "Per Ciconio" e "Ciconio Tricolore" che fanno rispettivamente riferimento alla maggioranza e alla minoranza consiliari.
"I tronchi dei platani – ha spiegato Vitale – sono focolai dove si annidano funghi, terriccio, batteri. Molti sono completamente vuoti dentro. Occorre pulire, disinfettare, drenare". Le causa, per cui si trovano oggi in queste pessime condizioni, hanno radici lontane, partire dagli anni '60, come esaminato nella relazione lunga 150 pagine. "La capitozzatura è una moda vecchia che, però, non andava bene, perchè crea cavità" ha sottolineato l'esperta, che ha suggerito anche altre alternative. Per esempio isolare gli esemplari più belli e valorizzarli, sostituire gli esemplari irrecuperabili e magari collocare diverse piantumazioni in un angolo della piazza, come può essere l'orto botanico. "Se ne possono tenere alcuni a ricordo, per vederli ancora tra cento anni – ha fatto presente Vitale -. Dobbiamo anche pensare che cosa vogliamo lasciare ai nostri figli, tenendo conto dei tempi di crescita degli arbusti".
"Il problema esiste – ha commentato il Vicesindaco Valter Delaurenti, in lista con Ferrarese per il mandato bis -. La nostra intenzione primaria era riqualificare eliminando il problema alla radice. Ora abbiamo un altro punto di vista. Sono contento che ci sia stata quest'indagine, stimolata dalla rivendicazione di una parte della popolazione". "Alla prossima amministrazione, a questo punto, il compito di decidere" ha aggiunto Ferrarese, senza sbottonarsi. Decisissima, invece, l'avversaria Raffaella Riu, candidata Sindaco con "Ciconio Tricolore": "Noi ribadiamo che le piante verranno tutte 54 curate e le sette verranno sottuite con altri platani".
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