Con un paio di interrogazioni appena depositate, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Marco Marocco sollecita l’amministrazione comunale a prestare urgentemente attenzione alle nuove minacce ambientali in arrivo proprio ai confini del nostro territorio comunale. Lo smarino del Terzo Valico della TAV da portare in parte nelle cave ILC di Rondissone, proprio al confine con la frazione Mandria. La richiesta di ampliamento della discarica di Torrazza, che sarà esaminata in Provincia il 1° ottobre. La paventata ripresentazione del progetto “KmVerde” nelle cave Ronchi di Montanaro: a dispetto del nome, un impianto di trattamento e deposito di rifiuti: dopo qualche mese di silenzio, la società proponente sta facendo girare su You Tube un video che illustra i caratteri dell’impianto. E’ vero che l’amministrazione Ciuffreda, nella quale il vicesindaco Massimo Corcione ha la delega all’ambiente, ha mostrato qualche segnale di attenzione all’ambiente: ha respinto la richiesta di aprire una nuova cava al Boschetto, ha fatto approvare al consiglio un ordine del giorno contro l’apertura di nuove cave, si oppone al transito dello smarino della TAV sul territorio comunale. Ma rispetto ad altre questione appare passiva: il nuovo studio sulle condizioni idrogeologiche del territorio resta una promessa, sempre ribadita negli incontri con le associazioni ambientaliste fin dai tempi di De Mori, e mai mantenuta. Il progetto di pista ciclabile urbana per ora “pedala” solo da un ufficio all’altro del secondo piano di Palazzo Santa Chiara. La Waste Italia/SMC, che gestisce la grande discarica a Nord dell’abitato, viene trattata coi guanti: il suo amministratore delegato, l’ingegner Chierici, è comparso a fianco del sindaco in occasione dell’inaugurazione della nuova biblioteca. Chissà quanto si saranno sentiti rassicurati i chivassesi che vivono all’ombra della montagna di rifiuti di Regione Pozzo. Inoltre l’amministrazione Ciuffreda pare non accorgersi dell’accerchiamento della città: allo smarino a Torrazza e Rondissone, alla discarica di Torrazza, al “KmVerde” di Montanaro, vanno aggiunti i due grandi bacini idrici che potrebbero venire realizzati a Mazzè, sempre al confine con Chivasso La Mandria, e a Caluso: due grandissimi buchi che prima di diventare bacini per la raccolta delle acque saranno semplicemente delle grandi cave di sabbia e ghiaia, che sottrarrebbero nuovo terreno agricolo e che, una volta riempite di acqua, potrebbero addirittura cambiare il clima della zona. Ecco perché il consigliere Marocco ha deciso di suonare la carica a Ciuffreda: la giunta si informi sulla smarino di Rondissone, chieda subito alla Provincia di venire invitata alla conferenza dei servizi del 1° ottobre sulla discarica di Torrazza, e eventualmente ne chieda l’annullamento e la riconvocazione: non essendo stata avvisato, il Comune di Chivasso non ha avuto il tempo di esaminare accuratamente il progetto.
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