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14 Luglio 2022 - 15:00
Elisa Vanin (a destra) con Alessia Refolo (al centro), protagonista di quella serata, e Gianbattista Aimino (a sinistra)
Gianmaria “Gianni” Capello, Gianbattista “Gianni” Aimino, Elena Piretto e Elisa Vanin sono i quattro soci CAI che si occupano di organizzare l'annuale Rassegna “Immaginando”, giunta quest'anno alla trentesima edizione.
“‘Immaginando’ è un ciclo di serate culturali che parlano di montagna in diversi modi, e che si tiene nel periodo autunnale. Negli anni sono stati ospiti alpinisti e alpiniste, fotografi e fotografe, appassionati di montagna, scrittori e scrittrici, compagnie teatrali, musicisti, registi cinematografici, tutti in grado di offrire uno sguardo diverso sul mondo della montagna. Il racconto delle esperienze di grandi personaggi ed anche di chi la montagna la vive quotidianamente con la propria attività, come ad esempio le guide alpine o i guardiaparco, è stato il filo conduttore della rassegna. Il gruppo, che continua ad organizzare l’evento con immutato entusiasmo e passione, è già al lavoro per la trentesima edizione che coincide anche con il centenario della sezione, e questi rappresentano entrambi due importanti traguardi” ci raccontano i quattro.
La rassegna viene pubblicizzata tramite locandine, sui social, nella bacheca del CAI sotto i portici di via Torino e sul sito sezionale. La partecipazione alle serate è aperta a tutta la cittadinanza e la varietà delle serate, dei temi e dei linguaggi proposti è voluta proprio per attrarre persone con interessi diversi e lasciare a tutti loro degli spunti per l'immaginazione.
“Immaginando” non è solo montagna. E` cultura generale, è arte, è passione, sono emozioni, sono persone comuni ed eroi, sono sguardi ed occhi speciali. Talvolta è stato il racconto dal vivo di esperienze particolari ed emozionanti, come ad esempio fu la volta di Alex Bellini, esploratore diventato noto al pubblico per le sue imprese estreme, tra cui le traversate oceaniche a remi in solitaria e in completa autonomia. Alcuni anni fa è stato poi ospite, in un' interessante ed insolita serata, il filosofo Roberto Casati che, con il tema "Perdersi per non perdere l'ambiente", ha richiamato l'attenzione all'uso delle nuove tecnologie, ad esempio il GPS, che rischiano di toglierci l'abitudine a guardare l'ambiente, il quale, una volta perso contatto con esso, rischiamo di perdere.
Una rassegna variegata, per soddisfare i gusti di tutti.
Chi fosse incuriosito e volesse ulteriori informazioni può visitare il sito www.caichivasso.it
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