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22 Febbraio 2022 - 17:39
Gianluca Gavazza
Il Consiglio Regionale nella seduta odierna, con l’approvazione della programmazione relativa alle strutture di prossimità ed intermedie nelle Aziende Sanitarie Locali e della localizzazione dei siti, ha dato il via per la realizzazione dell’ospedale di comunità a Crescentino e delle case di comunità a Chivasso e a Cavagnolo.
La Regione Piemonte investirà complessivamente 430 milioni di euro, con fondi derivanti dal Pnrr e da altre fonti, per rafforzare il sistema della sanità territoriale: 214 milioni porteranno alla realizzazione di 91 case di comunità, 29 ospedali di comunità e 43 centrali operative territoriali; 78 milioni saranno utilizzati per l’ammodernamento del parco tecnologico delle strutture sanitarie; 138 milioni serviranno per l’adeguamento antisismico di diversi ospedali.
“La scelta delle case e degli ospedali di comunità, conferma la necessità di un'inversione di tendenza per migliorare la vita di donne e uomini che hanno scelto di vivere con le loro famiglie più vicini alla natura - sottolinea il consigliere regionale Gianluca Gavazza -. Negli ultimi decenni si era pensato di accorpare diversi servizi, in ambito sanitario e non, in modo da creare dei poli multifunzionali in cui i cittadini, delle diverse comunità, potevano recarvisi.
La visione era quella di concentrare i servizi per limitare i costi e di rendere operative unità più grandi e sempre più specializzate. Questo ha finito per avere un impatto anche sulle scelte abitative, con grandi città con tutti i servizi e paesi a bordo circonvallazione”.
L’ospedale di comunità è una struttura della rete territoriale a ricovero breve e destinata a pazienti che necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica, intermedia tra la rete territoriale e l’ospedale.
La casa di comunità è struttura in cui opera un équipe multiprofessionale di medici di medicina generale, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e i servizi socioassistenziali.
“La pandemia, in questi anni, ci ha insegnato che la dislocazione nel territorio di prossimità dei Servizi permette una più agevole fruizione, mantenendo attivi servizi indispensabili nella cura della persona - evidenzia il consigliere segretario Gianluca Gavazza -. Ritorna prioritaria la necessità di adeguare le piccole unità cittadine di servizi atti a consentire alla cittadinanza di poterne usufruire sempre più in maniera agevole, andando a coprire i punti scoperti che sono risultati più evidenti durante e dopo pandemia, consentendo la sopravvivenza anche economica dei nostri paesi e favorendo una migliore qualità della vita”.
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