CHIVASSO. "Viene da chiedersi perché Castello e compagni ce l’hanno così tanto con questa città, al punto da danneggiarla sistematicamente?". Attacca così Matteo Doria, consigliere comunale e capogruppo di "Amo Chivasso e le sue Frazioni", a proposito del tema della settimana. Quale? Semplice: i posti auto sottratti dai camper dei giostrai in piazzale Ceresa, a nord della città. E' noto che quel piazzale è utilizzato da tutti i pendolari che arrivano dai paesi della zona per prendere il treno in stazione. Sottrargli dei posti auto, anche solo per un periodo di qualche settimana, rappresenta, senza dubbio, un problema. E per questo, sui social, hanno iniziato a protestare. Doria, consigliere comunale d'opposizione, non ha perso tempo per sostenerne le ragioni. "Ora hanno pensato bene di danneggiare anche i pendolari che dalle periferie, dalle frazioni e dai comuni limitrofi raggiungono la stazione di Chivasso per prendere il treno - incalza Doria - . Hanno deciso, infatti, di far sostare per due mesi i caravan delle giostre in piazzale Ceresa, il grande piazzale a nord della stazione utilizzato principalmente appunto dai fruitori del treno come mezzo di trasporto, sottraendo una vasta area di parcheggio per far sostare questi mezzi. Intendiamoci, i giostrai hanno tutto il diritto ad avere un’area di sosta: sono una categoria che ha sofferto particolarmente gli stop forzati delle proprie attività e devono continuare ad essere messi in condizione di poter lavorare.Ma come può venire in mente a questa amministrazione di individuare proprio quest'area, con tante zone a disposizione dove non si creerebbe disagi a nessuno, come ad esempio il piazzale realizzato in via Blatta e non utilizzato praticamente da nessuno, solo per dirne una delle possibili soluzioni alternative!". "Delle due, l’una - prosegue il consigliere comunale di Amo Chivasso e le sue frazioni - : o non sono capaci di comprendere che prendendo decisioni a caso si generano costantemente conseguenze negative per Chivasso, per i suoi cittadini e per i frequentatori proveniente dal territorio circostante, oppure lo comprendono ma garantire il regolare svolgimento della vita quotidiana delle persone per loro non è una priorità, anche se sarebbero pagati per farlo proprio dai cittadini stessi. Sono molte le persone che ci stanno contattando in questi giorni, infuriate per questa decisione assurda, tra cui anche chi ha pagato un abbonamento per poter parcheggiare in un piazzale capiente che ora risulta del tutto insufficiente, e che vede sommarsi la problematica di trovare un parcheggio alla vita già non facile del pendolare". "Ora avremo quindi piazzale Libertini occupato dalle postazioni tamponi, piazza d’Armi dalle giostre e piazzale Ceresa dai caravan - conclude Doria -: se la nostra città in questi anni è diventata sempre meno il punto di attrazione del territorio, la responsabilità ha nomi e cognomi di chi continua imperterrito ad inanellare questi tipi di decisioni una dopo l’altra. Prima ci dicono che bisogna ostacolare l’accesso delle auto al centro delle città per una visione tutta loro del “green” e che bisogna “educare” le persone ad utilizzare questi piazzali per poi farsi chilometri a piedi per prendersi un caffè. Poi fanno che occupare tutti i piazzali. Evidentemente per il centrosinistra chivassese “Chivasso città accogliente” significa solamente finanziare convegni in merito ai migranti, o finanziare il business dell’accoglienza di cui si parla poco ma che continua a persistere anche nel nostro territorio".
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