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CHIVASSO. Città di carta: la piazzaforte al Rotary

Una serata speciale, quella che si è tenuta giovedì scorso al ristorante dei Cacciatori di frazione Rolandini, a Verolengo.

Bruno Pasteris è stato ospite del Rotary Club e, nell’occasione, ha presentato “Città di carta - La piazzaforte di Chivasso fra documenti di guerra e disegni celebrativi”.

Questa raffigurazione della piazzaforte di Chivasso contenuta nell’atlante “Plantas de las plazas que redimió, fortificó, yganó, [...] el Ex.mo S.or Marquesde Legánes [...]” - ha spiegato Pasteris -, datato 1 gennaio 1641 e conservato presso la Biblioteca Nazionale di Spagna a Madrid (Ms.12726), rappresenta un’importante testimonianza grafica della città di parte spagnola ai tempi della Guerra dei Trent’anni che vide contrapposte le truppe francesi capitanate dal maresciallo di Francia Abraham de Fabert alleati della reggente Madama Cristina e gli Spagnoli comandati da Diego Felipez de Guzman Marchese di Legánes in combutta con i principi Tommaso e Maurizio di Savoia in quella che viene denominata “la guerra dei Cognati” e che per Chivasso culminerà con il tragico assedio del 1639”.

L’atlante tende a esaltare le gesta belliche del Marchese di Legánes governatore dello Stato di Milano, uomo d’arme e grande collezionista d’arte (celebri sono i suoi ritratti eseguiti da Rubens e Van Dyck), comprende le planimetrie di Fontane (nei pressi di Novara, individuabile come l’attuale Fontanetto d’Agogna), Annone, Roca, Nizza de la Palia (Nizza Monferrato), Ayan (Agliano nei pressi di Asti), Punzon, Brem Guzmán, Vercelli, Saliceto, Chivasso, Ivrea, Verrua, Crescentino, Villanova d’Asti, Pontestura, Asti, Moncalvo, Trino, Santhià, Torino - ha aggiunto Pasteris -.  Il disegno in scala di passi andanti e in orientamento est-ovest, di cui non è noto l‘autore ma presumibilmente riconducibile ai rilievi realizzati dalla schiera di esperti in materia bellica e ingegneri militari della fazione spagnola quali Pompeo Targone (1575-1633 Pompeo Sargone sic! come recita Gaudenzio Claretta nella sua Storia della reggenza di Cristina di Francia), il gesuita Francisco Antonio Camassa (1588-1646), Francesco Prestino (1610-1648) e Gaspare Beretta (1620-1703), riporta in basso a destra un breve cartiglio dedicato ai fatti della tarda primavera del 1649 e nella parte centrale la dicitura Chivas e una piccola legenda in tre punti sul lato sinistro che segnala le mezzelune in fase di progettazione per l’irrobustimento del sistema di difesa delle fortificazioni.

Esso ripropone con maggior dettaglio lo schema del fortilizio delineato nel 1660 da Giovanni Stefano Cantoni nella Tavola “delli desegni de tutto il Stato di Milano”.  Il disegno è stato riprodotto per volontà del Rotary Club di Chivasso, nella persona del Presidente Emanuele Ossola in cento esemplari numerati a cura di Bruno Pasteris a cui si deve il ritrovamento nell’autunno del 2018 unitamente alla riproduzione della prova stampa del Theatrum Sabaudiae arricchendo la serie “Memorabilia Clavasii” iniziata nell’estate del 2018 sotto la presidenza di Luigina Delmastro.

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