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CHIVASSO. Aprite il parcheggio interno del Comune per il giorno di mercato. La proposta di Doria

Da oggi, mercoledì 3 giugno, il mercato di Chivasso ritorna in via Torino. Soddisfatti, a suo dire, il sindaco Claudio Castello - che per la verità aveva provato invano a spostare il mercato nei viali - e gli ambulanti della città.
“La decisione di riportare il mercato in via Torino non è stata una prova di forza tra fazioni contrapposte - ha spiegato il sindaco in un video messaggio alla popolazione - come qualcuno ha cercato di presentarla ma scaturisce da una precisa convergenza che mette al primo posto il rispetto delle disposizioni di sicurezza e la stessa sicurezza di operatori e cittadini”.
In pratica il mercato funzionerà così: non ci saranno più furgoni e automezzi vicino ai banchi, dovrà essere garantita una distanza di spazio libero retrostante il banco di almeno un metro e mezzo, i banchi non potranno avere una profondità superiore ai tre metri ed eventuali coperture potranno sporgere dal banco al massimo cinquanta centimetri.
Ogni sei banchi sarà nominato un responsabile degli operatori con il compito di controllare che vengano rispettate le disposizioni di sicurezza. 
Anche il Comune effettuerà controlli costanti”, tiene a sottolineare il sindaco.
Contenti anche all’opposizione. 
Siamo soddisfatti che alla fine sia prevalso il buon senso”, inforca Matteo Doria, consigliere comunale e capogruppo di “Amo Chivasso e le sue frazioni”. 
Il mercato secolare di via Torino non poteva essere sradicato dalla sua collocazione naturale, fermo restando il rispetto di quanto previsto in tema di sicurezza. Attorno ad esso si è sviluppata un’economia cittadina importante, che genera sostentamento e posti di lavoro. Lo abbiamo sostenuto con forza, facendo capire, anche con studi di fattibilità commissionati a professionisti, che si poteva fare benissimo in sicurezza lì dove è sempre stato, che sarebbe bastata solamente un po’ di lungimiranza - prosegue Doria -. Lo abbiamo sostenuto anche quando l’ipotesi del sindaco di spostarlo nei viali aveva assunto le sembianze di un ‘dictat’ inappellabile, e che chiunque parlasse di altre ipotesi stesse solo facendo ‘strumentalizzazioni’ politiche senza sostanza”. 
In molti - aggiunge Doria - mi stanno facendo notare le parole poco garbate utilizzate di Castello nei miei confronti nelle settimane passate in merito alla mia posizione, salvo poi adottare i criteri del nostro progetto, che lui inizialmente aveva definito ‘inutile’ ma poco importa.
Piuttosto, lancio un’ipotesi dove far sostare i furgoni degli ambulanti, dato che per contenere gli ingombri non possono più stare dietro i banchi: per evitare di togliere altri parcheggi, già ampiamente insufficienti il mercoledì mattina, perché non utilizzare il cortile interno del Comune, applicando il costo orario di parcheggio come per le strisce blu, trasformato in piazza tre anni fa al costo di 270 mila euro, ma perennemente vuota? Sarebbe vicino al mercato, non sottrarrebbe altri posti auto, e non toglierebbe niente a nessuno, dato che non viene praticamente utilizzata”. 
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