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03 Aprile 2019 - 21:36
LE REFERENTI del progetto 8 Marzo conclusosi a Palazzo Einaudi
Venerdì 29 marzo, i ragazzi delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo grado dell’Istituto Comprensivo “Demetrio Cosola”, hanno presentato un momento di riflessione che è stato la conclusione delle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Guidati dalla vice preside, professoressa Rosanna Carrera e dalla professoressa Caterina D’Amico, i ragazzi hanno affrontato una lettura della ricorrenza dell’8 Marzo, prima di tutto ricordandone le origini e poi attraverso un taglio estetico, capace di dare anche un messaggio educativo ed etico: sono stati letti dei manifesti, commentate opere d’arte, osservati dei passi di danza, proiettato un cortometraggio teatrale e ascoltato un brano musicale. Attraverso alcune opere – è stato l’obiettivo della lezione – si è voluto far capire che esistono uomini o modelli di uomini, che hanno saputo e sanno amare le loro donne profondamente, senza necessariamente ricorrere alla violenza fisica, verbale o psicologica, come ha sottolineato la professoressa Caterina D’Amico.
“Oggi sembra che l’atto violento sia l’unico mezzo per rapportarci con gli altri e con il mondo, dimenticando che, invece, questa è l’eccezionalità – ha detto la professoressa Rosanna Carrera -. Il nostro vivere quotidiano non deve essere basato sulla trasgressione, sull’emulazione dei falsi miti e dei falsi eroi. Dobbiamo capire che la normalità non è noia. Siate critici, imparate ad usare la vostra testa: siete già abbastanza grandi ed in grado di capire da che parte volete stare, saper riconoscere il male ed evitarlo. Accettare la quotidianità vuol dire vivere sereni, cogliere la felicità nei piccoli gesti di tutti i giorni”.
“La Giornata Internazionale della Donna è stata ricordata attraverso numerose iniziative ed i protagonisti siete stati voi studenti, insieme alle vostre insegnanti – ha detto la vice sindaca e assessora all’Istruzione, Tiziana Siragusa -, ma c’è ancora molto da fare. Lo scorso anno, l’8 giugno 2018, è stato inaugurato il Monumento dedicato a tutte le donne realizzato proprio da voi, che è stato posto all’ingresso di Palazzo Einaudi. Nella loro battaglia le donne non chiedono uguaglianza: prendono atto della diversità, ma chiedono parità di diritti e doveri in casa, in famiglia e nella società e soprattutto chiedono rispetto. Il rispetto deve essere alla base del vivere civile, per stare bene insieme, ed è basilare nel rapporto sentimentale, nei rapporti fra bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne: mano a mano che si cresce, il rispetto deve crescere con noi”.
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