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16 Ottobre 2018 - 17:37
Come molti sanno, quando grossi centri commerciali aprono, per legge, devono versare al Comune interessato ed ai Comuni limitrofi dei fondi di compensazione, ovvero una sorta di indennizzo per l’inevitabile impatto negativo che l’apertura di questi grossi centri commerciali generano sull’economia locale pre-esistente (negozi e locali dei centri cittadini, che subiscono un drastico calo delle vendite vista la grande concorrenza che questi centri creano). E’ poi compito dei Comuni spendere questi soldi in azioni oculate, volte a creare condizioni che nel medio-lungo periodo rendano i centri cittadini più competitivi e commercialmente attraenti, in modo da ammortizzare ed in parte compensare lo squilibrio generato. Tutto ciò per tutelare le famiglie che vivono grazie alle attività commerciali, titolari ma anche tanti dipendenti, tendenzialmente assunti a tempo indeterminato dalle cosiddette “attività tradizionali”, perché per loro il dipendente è una risorsa, e non un numero. Nel nostro caso specifico, il Bennet ha dovuto destinare per legge alle casse del Comune di Chivasso 870mila euro: può sembrare una grande cifra, ma se si considera che Chivasso annovera circa 600 attività commerciali sparse tra centro, periferie e frazioni va da sé che non si può pensare di fare di tutto e di più, ma che anzi bisognerebbe pensare a poche azioni ben mirate e dalla maggiore incisività possibile, in modo da ottimizzare al massimo il risultato. Io e la mia squadra abbiamo proposto a più riprese di realizzare più parcheggi, in modo da competere con i grandi piazzali comodi e gratuiti dei centri commerciali, e rendere più agevole l’accesso della città; abbiamo proposto di appoggiarci a grandi promotori turistici per far conoscere le bellezze di Chivasso ( le porte del Canale Cavour, la torre ottagonale medioevale, il Duomo, la Mandria, i parchi verdi etc) un po’ come ha fatto Carmagnola diventata famosa ovunque sfruttando il peperone, in modo da attrarre persone da ogni dove; abbiamo proposto di non far scappare la gente che viene a spendere i soldi in città a suon di multe. Tutte proposte che al momento sembrano lasciate cadute nel vuoto, eppure il potenziale di una città come la nostra sarebbe alto.
La vivacità delle iniziative delle varie associazioni è notevole, ma in pochi al di fuori del “primo circondario” lo vengono a sapere, ed i 500 nuovi posti auto sono rimasti un bel comunicato stampa e niente più. Eppure i soldi dei fondi di compensazione l’amministrazione comunale di Castello &c ha iniziato a spenderli, un po’ qua ed un po’ là. Ma come? E con quale effettiva ricaduta sugli incassi delle attività commerciali, che è poi il motivo per cui il Bennet è stato obbligato a versarli?
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