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CHIVASSO. Rievocazione della tragedia della Galisia con il CAI

CHIVASSO. Rievocazione della tragedia della Galisia con il CAI

Al rifugio del Cai gli attori del Faber e i tre Past President del CAI

La sesta edizione di Rifugi di cultura - Montagne in conflitto, organizzata dal CAI ha proposto domenica 2 settembre l’iniziativa “Galisia 44. Tormenta e partigiani”, lettura scenica a cura del Faber Teater. Il ritrovo al rifugio Guido Muzio di Ceresole e poi l’escursione sino al Pian Ballotta con l’intervento degli attori del Faber, proprio sotto il Colle della Galisia, teatro della tragica vicenda, sono stati momenti molto emozionanti che hanno caratterizzato la rievocazione di un fatto ancora oggi vivo nei ricordi degli abitanti della Valle Orco.

Nel novembre 1944 un gruppo di soldati inglesi, accompagnati da partigiani italiani, tentò di raggiungere la libertà nella vicina Francia. Salendo al colle della Galisia, la colonna composta da 44 persone fu colta da una grande tormenta di neve che non lasciò loro scampo. Con le sue 41 vittime, quella della Galisia è passata alla storia come una delle più grandi tragedie di montagna avvenuta durante la seconda guerra mondiale.

La lettura scenica si è riferita principalmente al libro Alpine Partisan del giornalista inglese Vivian Milroy, pubblicato a Londra nel 1957, basato sulla testimonianza di Alfred Southon, l’unico inglese scampato alla tragedia del Colle Galisia ed è stato tradotto integralmente in lingua italiana nel 2013 dagli studenti della terza del Liceo “Aldo Moro” di Rivarolo che nell’ambito di un Laboratorio Storico-Linguistico e di Educazione alla Cittadinanza, sotto la guida dell’insegnante d’Inglese Maria Elena Coha, hanno avuto il grande merito di approfondire e far luce sui quei tragici fatti.

A distanza di più di 70 anni da quei giorni di novembre, sono ancora vive le polemiche, già emerse all’indomani della scoperta dei corpi lungo le Gorges du Malpasset in Francia, oltre il Colle della Galisia, circa l’assurdità di aver fatto partire la colonna in tarda mattinata in un periodo che preludeva alle gelide e nevose giornate invernali.

Il CAI di Chivasso, molto legato alla valle dell’Orco, a Ceresole vi è infatti il Rifugio Guido Muzio - Presidente per quasi trent’anni della Sezione - e al colle del Nivolet il Rifugio Città di Chivasso (ora di proprietà del comune di Valsavarenche, ma per oltre 60 anni gestito dal CAI) ha voluto rievocare la tragedia nell’ambito della manifestazione nazionale Rifugi di Cultura. Oltre ha un gruppo di Soci erano presenti i tre Past-President Carla Nicola, Alessandro Ferrero e Bruno Rebora. La giornata si è conclusa proprio al rifugio Guido Muzio, con un gradito momento conviviale.

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