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17 Luglio 2018 - 16:39
Lorenzo Ardissone
Per una visita pneumologica sono necessari 269 giorni d’attesa che diventano 280 per una visita allergologica e addirittura 467 per una oculistica.
E’ quanto succede all’ospedale di Chivasso per chi non ha una “priorità”, per tutte quelle visite “programmabili”, ossia quando il medico di base non richiede un approfondimento diagnostico oppure non si rende necessario il consulto, in tempi brevi, con uno specialista.
Quando c’è una priorità, infatti, il dottore fa una prescrizione con priorità B (breve) o D, che consentono l’accesso in pochi giorni o nell’arco di qualche mese. In pratica: visita oculistica priorità B, 14 giorni che diventano 68 in D; visita allergologica priorità B, 12 giorni che diventano 39 in D; visita pneumologica, in priorità D 147 giorni; visita cardiologica, accesso diretto con priorità B e 82 giorni in priorità D.
Le liste d’attesa dell’ospedale di Chivasso sono comunque da record. E, intorno ai numeri diffusi dall’Asl To 4, è scoppiata la polemica.
“Una situazione folle”, incalza l’ex sindaco Andrea Fluttero, oggi consigliere regionale di Forza Italia a Palazzo Lascaris. Fluttero, insieme al collega Andrea Tronzano, capogruppo di FI in Commissione Sanità, ha presentato un’interrogazione sulla scrivania dell’assessore regionale Antonio Saitta.
“Queste tempistiche sono del tutto fuori dei parametri previsti da qualsiasi riferimento internazionale e nazionale - spiegano Fluttero e Tronzano -. Si tratta di liste d’attesa da terzo mondo, sinceramente non coerenti con il livello di tassazione che impone anche la Regione Piemonte ai suoi cittadini”.
“L’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha messo in scena un bello show elettorale nell’ultimo Consiglio regionale durante l’informativa per l’abbattimento delle liste d’attesa - concludono -. Nonostante le tante belle parole la situazione resta drammatica ad esempio nel Chivassese. Abbiamo presentato un question time per domandare provvedimenie immediati per dimezzare gli attuali tempi d’attesa”.
La replica dell’Asl To 4
“Pur essendo sempre stata garantita la copertura delle urgenze - replicano, con una nota stampa diffusa dall’Asl To 4 -, ci sono delle problematiche oggetto di attenzione su tutta una serie di prestazioni e visite, rispetto alle quali, unitamente alla Regione e secondo piani condivisi, l’Azienda sta mettendo preciso impegno operativo finalizzato a un costante miglioramento”.
“I tempi di attesa per le prime visite oculistiche rappresentano una problematica di carattere generale e non solo per la Regione Piemonte e per l’Asl To 4 - presegue la nota a firma del direttore Lorenzo Ardissone -. La carenza generale di specialisti rende necessario, al fine di aumentare la copertura dell’output prodotto dall’input, adottare programmi straordinari per affrontare il problema. Ed è quello che la Regione ha fatto, recentemente, destinando risorse intese a finanziare progetti aziendali per l’aumento della capacità di produzione attraverso meccanismi organizzativi specifici.
Tali meccanismi, uniti allo sviluppo di attività finalizzate al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva, possono condurre, per il futuro, a una riduzione strutturale dei tempi di attesa per quelle prestazioni dove gli stessi non siano confacenti. L’Asl To 4, nei tempi stabiliti dai provvedimenti Regionali, provvederà a richiedere la copertura di un progetto di attività straordinarie con ampliamento degli orari operativi di diverse specialità, tra le quali proprio l’oculistica per l’aumento di visite e di prestazioni di fundus oculi. Tale progettualità coinvolgerà dapprima i medici e il personale del comparto dell’azienda, poi eventualmente potrà integrarsi con le prestazioni di personale di altre Aziende Sanitarie in un concetto di rete metropolitana e come risorsa sussidiaria il privato accreditato presente nella Regione e in particolare nell’area metropolitana. Sono interessate dal progetto le specialità di endocrinologia, di dermatologia, di pneumologia, di gastroenterologia per quanto riguarda le visite e, per quanto riguarda le prestazioni, la mammografia, la colonscopia, la spirometria e il fundus oculi”.
“Per quanto riguarda le visite allergologiche la situazione è la seguente: per la prima visita allergologica in età pediatrica i pazienti in attesa sono 193; per la prima visita allergologica in età adulta i pazienti in attesa sono 634 - conclude la nota -. Per quanto riguarda le prestazioni di allergologia, per l’immunizzazione per allergia desensibilizzazione i pazienti in attesa sono 226, per il prick by prick con allergeni freschi i pazienti in attesa sono 2. Gli specialisti che devono produrre queste visite e prestazioni sono in numero di 3 presso il Presidio Ospedaliero di Chivasso, 1 presso il Presidio di Ciriè (per le visite pediatriche) e 1 presso il Presidio di Ivrea. L’Asl To 4, al fine di potenziare la capacità di produzione, ha richiesto all’Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino di poter utilizzare la graduatoria di concorso pubblico per due 2 medici allergologi a tempo pieno”.
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