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CHIVASSO. Il nuovo ospedale aprirà a gennaio

CHIVASSO. Il nuovo ospedale aprirà a gennaio

incontro tra amministrazione comunale e AslTo4

Il nuovo ospedale di Chivasso aprirà il 22 gennaio prossimo. L’Asl ha dato la propria disponibilità a partecipare ad un Consiglio comunale aperto sul tema della sanità e, infine, il Comune ha messo sul tavolo l’ex tribunale di via Siccardi per farne la sede degli uffici legali dell’azienda sanitaria che va da Chivasso a Ivrea e Ciriè.

E’ questa la sintesi della sintesi dell’incontro tenutosi giovedì scorso tra il direttore generale dell’Asl To 4, Lorenzo Ardissone, i dirigenti Traina, Girardi e Trioni, il sindaco Claudio Castello e gli assessori Claudio Moretti, Chiara Casalino, Domenico Barengo, Pasquale Centin e il presidente del Consiglio comunale Gianni Pipino.

L’incontro, tenutosi a porte chiuse a Palazzo Santa Chiara, è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale, d’accordo con i sindaci del chivassese, in seguito alle numerose criticità della sanità locale sollevate da settembre ad oggi.

I temi trattati sono stati vari. In primis l’apertura del nuovo ospedale, le preoccupazioni della popolazione di avere un nosocomio dotato di professionisti e strutture adeguate, la necessità di tenere alta la guardia sull’assistenza sanitaria nel territorio e, infine, una preliminare valutazione di possibili sinergie tra Comune e azienda sanitaria per quanto riguarda il patrimonio immobiliare comunale.

“Il nuovo ospedale aprirà nel corso della terza settimana di gennaio, non sono previsti ulteriori ritardi”, ha spiegato Ardissone.

Il tema dell’offerta sanitaria ospedaliera è stato oggetto di una prolungata discussione in cui è emerso che la direzione sta valutando l’opportunità di riportare a Chivasso alcune attività connesse con urologia, di avviare un ambulatorio di oculistica e di procedere ad un potenziamento della endoscopia, che potrebbe diventare un centro di riferimento per le procedure più complesse.

Ardissone e compagnia hanno inoltre con forza negato che sia stato preso in considerazione lo spostamento del day-surgery da Chivasso a Cuorgnè,  anche se esiste una problematica legata all’uso delle sale operatorie: se aumentano gli interventi complessi, potrebbero infatti verificarsi problemi di sovraffollamento.

E’ stato discusso anche il tema dell’annosa assenza di un laboratorio di emodinamica. Ardissone ha ribadito la sua particolare attenzione alle patologie tempo-dipendenti, come l’infarto acuto, e ha informato i presenti che è in corso una valutazione dei costi di attrezzature e personale  per l’apertura di una sala nel nostro ospedale. “E’ un percorso ancora lungo ma le premesse di un esito positivo ci sono”, ha detto.

Per quanto riguarda un possibile uso degli immobili comunali, al fine di rendere sempre più agevole per la popolazione l’accesso ai servizi sanitari, è stato deciso di istituire un tavolo tecnico per fare tutte le verifiche del caso.

Abbiamo proposto di valutare l’utilizzo di parte dello stabile ex tribunale per collocare gli uffici della direzione - spiegano dall’amministrazione chivassese -. In questo modo il poliambulatorio di via Po potrebbe tornare ad essere adibito a visite specialistiche”.

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