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CHIVASSO. Multato perchè si siede in via Torino

CHIVASSO. Multato perchè si siede in via Torino

Non ce la fa più Algeo Brandino, presidente de “Il Cucciolo”. Il volontario che da anni si prende cura degli gatti abbandonati e feriti è stato ancora una volta preso di mira da parte dell’amministrazione comunale. Dopo che l’ex vice sindaco Massimo Corcione gli aveva revocato la gestione delle colonie feline della città prima dell’estate, Brandino è stato multato per la sua attività di promozione del gattile. Non parliamo di pochi spicci per cui si potrebbe chiudere un occhio e pagare in silenzio, ma di una cifra ben più consistente. Quattrocento euro tondi tondi che Brandino ha dovuto pagare nel giro di qualche giorno. Cento euro di multa per quattro mesi, da aprile fino a luglio, che, dice, gli hanno fatto “senza nemmeno avvisarlo”. Gli sono arrivate tutte insieme qualche settimana fa. Le motivazioni, gliel’hanno scritte i vigili urbani nella missiva che gli hanno inviato. Parole che hanno fatto andare il volontario su tutte le furie. Talmente tanto da inscenare una protesta. “Si tratta di una multa ridicola - ci racconta Brandino nella sua postazione di fronte all’Ovs, sabato mattina -. Ogni ultimo sabato del mese vengo qui col mio banchetto e la mia sedia per promuovere le attività del gattile, per raccogliere qualche soldo per l’acquisto del mangiare e delle medicine per i gatti”. Un appuntamento a cui non manca ormai da anni. “I vigili mi hanno detto che il banchetto e la sedia non hanno il permesso per stare sotto i portici, per cui se voglio continuare la mia attività posso farlo, ma da in piedi”. Una motivazione che secondo Brandino non sta né in cielo né in terra. “Non capisco come mai si sveglino adesso a dire che non ho un permesso. D’altronde la mia associazione è una Onlus, non dovrebbe avere di questi problemi”. Il presidente dell’associazione è pronto ad andare a fondo alla vicenda. “Per pagare la multa ho dovuto diminuire il cibo per i gatti randagi - ha scritto nel cartello di protesta, che teneva con sé sabato mattina -. I nostri gatti  non arrivano con un barcone e non sono africani, perciò non hanno nessun diritto”. Poi conclude: “Parliamo di 400 euro che non avevamo e che abbiamo dovuto sborsare. Ho deciso di procedere per vie legali per far valere i miei diritti ed i diritti dei miei animali e vediamo cosa succederà”. Intanto, la protesta di Brandino continua. Ogni sabato si piazzerà in piedi sotto i portici di via Torino con il suo cartello in mano.

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