AGGIORNAMENTI
Cerca
21 Marzo 2017 - 15:03
ospedale
Infermiera aggredita fisicamente e verbalmente dalla nipote di una paziente.
E’ successo nel pomeriggio di sabato scorso, 18 marzo, al Dea di Chivasso. Ed è stato solo grazie alla calma e al sangue freddo della donna, che non ha reagito in alcun modo alle provocazioni, se l’episodio si è concluso senza gravi conseguenze.
Lì, al pian terreno dell’ospedale, primo girone dell’inferno. Non ci sarà scritto ma sembra quasi di leggerlo: “Lasciate ogni speranza voi chentrate...”. Tra pazienti e parenti sempre più esasperati e a volte pure le urla di dolore e le lacrime dei malcapitati.
“E’ evidente che spesso si individuano i lavoratori come bersaglio sui cui sfogare le difficoltà legate ai tempi di attesa per il troppo afflusso. O per la mancanza di posti letto... In ogni caso non è ammissibile che ci si scagli contro gli operatori che lavorano per garantire l’assistenza 365 giorni all’anno 24 ore su 24 , spesso in condizioni di difficoltà, ma sempre con elevata professionalità ed impegno. A questi operatori va il nostro ringraziamento e crediamo che debba andare anche quello dei Cittadini che si rivolgono alle nostre strutture.”, commenta, quasi si sfoga, Gian Livio Lembo del sindacato Uil-Flp.
Comunque, appena lo ha saputo ha subito preso carta e penna per scrivere al direttore generale Lorenzo Ardissone.
Il piglio è di chi vorrebbe mettere una buona volta la parola fine ad una situazione che nel corso dei mesi si è fatta via via sempre più disastrosa.
E prima c’era il Natale, poi l’influenza, poi i medici che vanno via, poi tutti che corrono di qua e di là e infine il nulla. Insomma non se ne può più delle tante, troppe e inutili giustificazioni.
“Simili situazioni - osserva Lembo - sono di recente avvenute anche presso il Pronto Soccorso di Cuorgnè e sono frequenti in tutti i Dea Aziendali. C’è la necessità di ricercare urgentemente strumenti che consentano di tutelare l’incolumità del personale nel corso della propria già di per sé impegnativa e non sempre facile attività lavorativa....”.
Per esempio una guardia giurata anche nelle ore diurne!
Perchè no?
“Abbiamo recentemente e con insistenza chiesto alla direzione di fornirci i dati che mettano in relazione i passaggi annuali nei diversi DEA e Pronti Soccorsi dell’Azienda con il rispettivo numero di operatori assegnati a tali strutture (Infermieri ed Operatori Socio Sanitari ) - ci spiega Lembo Li abbiamo richiesti anche per tutti i rimanenti reparti, tra numero di posti letto e personale assegnato, sui diversi presidi aziendali....”
Manco a dirlo: non sono ancora arrivati.
Detto questo il sindacato farà di tutto perchè l’Asl To4 si attivi fattivamente nell’accompagnare l’infermiera aggredita, A.C, 48 anni, di Verolengo, in tutte le fasi della querela all’aggressore, L.R., 50 anni, di Settimo Torinese, sostenendo le spese legali della denuncia e della successiva assistenza.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.