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22 Febbraio 2017 - 11:57
corcione massimo
La relazione di Massimo Corcione all’assemblea degli iscritti.
Buona sera a tutti ,
alle compagne ed ai compagni, alle amiche ed agli amici che questa sera hanno voluto spendere un po’ del loro tempo per ragionare insieme sul futuro della nostra città.
Per inquadrare meglio il pensiero che voglio esprimere lasciatemi ripercorrere, brevemente, le tappe di questa avventura che ha visto alcuni di noi protagonisti, sotto diverse forme, della vita amministrativa chivassese.
Dopo le dimissioni di Gianni de Mori, il centro sinistra ha cercato la migliore candidatura possibile per questo territorio. Riconoscendo a Libero maggiori chance di vittoria, e senza chiedere nulla in cambio, ho ritenuto di fare un passo indietro per il bene della città, del Partito Democratico e per spirito di squadra.
Il valore aggiunto del candidato sindaco ci ha permesso di arrivare a Palazzo Santa Chiara dopo 15 anni di governo del centro destra.
A lui va il mio ringraziamento per l’opportunità che mi è stata data di rivestire il ruolo di Vice Sindaco e di amministrare insieme la città in cui sono nato, cresciuto ed in cui ho scelto di far crescere i miei figli.
Non sono stati certo cinque anni facili, il patto di stabilità ci ha bloccato sul piano degli investimenti e sulle opere pubbliche per quasi tre anni. Le gravose eredità lasciateci dal centro destra ci hanno portato a compiere scelte anche impopolari. Problemi grandi come la discarica, come Seta, una società con 34 milioni di debiti, con gli occhi di tutti i sindaci del consorzio puntati addosso ed additati come i maggiori responsabili del dissesto economico della società.
Abbiamo dimostrato che le cose non stavano come loro dicevano ed abbiamo portato a casa più di 2 milioni di euro. Soldi nostri, dei nostri cittadini.
Ed ancora l’eredità della Chind con i suoi 6 milioni di euro di debiti ed una situazione ancora non facile. E potrei elencarne altri, come il Movicentro, il Palalancia che con i nostri sforzi stanno arrivando ad una conclusione.
Avremmo potuto fare come fanno in tanti aspettare che passi, non fare nulla e non scontentare nessuno. Ci siamo tuffati nei problemi con l’intento di risolverli, mettendoci la faccia assumendoci le responsabilità, anche se questo non dava un immediato consenso elettorale. Abbiamo lavorato pensando al futuro di questa città senza mai pensare che il taglio del nastro lo potesse fare chi veniva dopo di noi. Personalmente l’ho fatto con la passione e l’entusiasmo che da sempre animano la mia azione politica e di servizio alla cittadinanza.
Abbiamo lottato con la spada di Damocle dello scioglimento per infiltrazione mafiosa.
Lo sappiamo bene il sindaco ed io cosa vuol dire cambiare il proprio percorso per tornare a casa o andare a lavoro, quando poi le strade a Chivasso non sono centomila. E’ in questo contesto che ci siamo mossi, molto spesso da soli.
Non so se questa sia stata o meno una semplice sensazione, e se la cosa valga anche per altri, ma ciò che mi ha pesato maggiormente lungo questo percorso è stata la solitudine politica che più di altre mi ha accompagnato in questi anni. Non ho trovato da parte del PD la voglia o la capacità di raccontare cosa stavamo facendo, come la mancata presenza sul territorio ha marcato fortemente il vuoto e lo scollamento con la città.
Una direzione del PD chivassese incapace di accompagnare l’azione amministrativa anche solo con la semplice presenza alle iniziative. Attenta a non prendere le difese di nessuno e pronta a stare in equilibrio e salvaguardare la propria immagine ovvero quella personale. Un’unica eccezione, il progetto Waste End, dove abbiamo dato prova di saper essere squadra.
Quello della squadra è un altro dei grandi temi che abbiamo rincorso in questi anni di amministrazione. Qualcuno ci è riuscito di più, altri meno. Anche qui abbiamo zoppicato come PD, le opportunità di confronto e di partecipazione che i consiglieri come Barengo, Scarano e Scinica hanno voluto cogliere non sono stati afferrati purtroppo dai compagni del PD. Anche questo non so quanto possa essere riferito ad incapacità comunicativa nostra o in particolar modo a chi doveva fare da cinghia di trasmissione tra gli amministratori , i compagni e l’opinione pubblica . A posteriori mi domando quanto di questo atteggiamento possa essere più riferito ad incapacità o malafede.
Sono cresciuto giocando a pallone, uno sport dove il gioco di squadra e il leale comportamento è fondamentale se vuoi portare a casa il risultato. Mi hanno insegnato che per quanti screzi tu possa aver avuto con il tuo compagno di squadra se è in posizione per segnare tu la palla gliela passi comunque. Con questo spirito ho affrontato il mio impegno istituzionale. Con questo modello, unito a quello scautistico, ho fatto quadrato sugli scivoloni di bilancio che solo grazie a qualche provvidenziale intervento in extremis ci hanno consentito di portare a casa il risultato e gli investimenti.
Con questi intenti ci si prodiga per aiutare i colleghi quando sono in difficoltà magari chiedendo al Sindaco di non apparire perché non sono le stellette quelle che ti interessano.
Con questo spirito si affrontano i cittadini arrabbiati per un progetto che tu stesso avevi respinto ma che la giunta senza la tua presenza ha avvallato (per essere più chiaro mi riferisco alla pista ciclabile). Perché ciò che conta è la squadra, e non importa se a rimetterci è la tua immagine.
Nonostante le difficoltà abbiamo ottemperato all’impegno preso con i cittadini, ci siamo caricati lo zaino sulle spalle ed abbiamo intrapreso il cammino in salita fino alla vetta. Siamo così giunti alla fine del nostro mandato e ci apprestiamo a scegliere chi dovrà condurre il PD e la sua coalizione alle prossime elezioni.
Nonostante tutto ci siamo trovati incapaci di credere nelle potenzialità interne, nonostante si sapesse che il sindaco non si sarebbe ricandidato, non abbiamo seminato affinché qualcosa di buono crescesse. Abbiamo, così intrapreso un percorso che ci ha portato a cercare al di fuori dei confini casalinghi una figura che potesse essere rappresentativa del centro sinistra e che sapesse parlare anche ad un elettorato più vicino al centro destra.
Anche in quest’occasione non mi sono opposto anzi ho accolto la proposta con il solo intento di portare alla vittoria il centro sinistra. Non abbiamo trovato l’Obama chivassese ma almeno, così dicono, abbiamo riallacciato rapporti con una parte del tessuto sociale. Avevamo un time line per questo percorso ed il direttivo ha votato e lanciato le primarie del centro sinistra. Ma la ricerca nonostante tutto è proseguita in modo spasmodico, quasi ossessivo.
Questo modello di politica votata all’uso utilitaristico delle persone, francamente non mi appartiene e non lo posso condividere.
La ricerca di un nome qualunque per poi eventualmente costruire un contenuto intorno non mi appassiona. La notizia datami da Libero rispetto alla possibile candidatura di Roberto Zollo, ex alleanza Nazionale, ex presidente del Consiglio amministrazione Fluttero è quanto di più lontano ci sia dai miei valori di uomo di centro sinistra. Preciso di non avere nulla da obiettare dal punto di vista personale sulle persone avendo con lo stesso Fluttero e con Zollo un rapporto di stima e simpatia . Dal punto di vista politico e di visione della società mi sento su un piano diverso per formazione politica, estrazione sociale e cultura. Avete, e non abbiamo, perché questo merito è tutto vostro, superato lo steccato.
Non posso nemmeno lontanamente pensare di essere rappresentato da chi ha partecipato alla vita politica della nostra città sotto la bandiera di Alleanza Nazionale. Non voglio neppure immaginare di svendere i valori con cui sono cresciuto in nome di un posto al sole. In questo gesto e nella conduzione di questa partita, non ho potuto che rilevare la mancanza, da parte degli esponenti del PD locale, di fiducia, di lungimiranza e soprattutto di rispetto verso le persone che hanno partecipato e partecipano alla vita del partito e della città. L’atteggiamento di grande ostilità, di contrapposizioni dettate da posizioni correntizie, mal celate, miste al retro pensiero per il quale ad alcuni occorre fare l’esame del DNA per rivestire certi incarichi, mi ha reso consapevole che ,nonostante tutti gli sforzi messi in campo e mancando l’elemento essenziale di stima politica, non ha alcun senso pensare ad un percorso politico in cui non credo.
I rumors del portico che amplificavano i bisbigli interni del PD, mi vedevano come il nemico da abbattere.
Questo modo di agire mi porta a ribadire con forza che la politica fatta contro qualcuno e non per qualcosa non mi appartiene. Le prese di posizione “contro” a prescindere non fanno parte del mio DNA.
Probabilmente lo scimmiottare la tendenza nazionale da parte di qualcuno ha portato a non badare alla sostanza delle cose e non comprendere che in una città come la nostra si lavora fianco a fianco per il bene del territorio che si rappresenta. Ci si confronta, anche duramente se occorre, si lavora su i progetti per il cambiamento che abbiamo promesso ai chivassesi, ma non si baratta certo la storia di un partito e l’attività svolta in questi anni con impegno e sacrificio, per un posto a Palazzo Santa Chiara.
Se la volta scorsa ho rinunciato alle primarie riconoscendo al mio “avversario” capacità attrattive maggiori , questa volta, penso di essere stato chiaro ma voglio ribadirlo nuovamente, non parteciperò a primarie che non sono di centro sinistra di cui non condivido assolutamente il percorso e alla cui base non c’è alcun progetto politico per la città.
Permettetemi ancora di rivolgere lo sguardo alle cose per le quali durante la campagne elettorale mi sono esposto in prima persona scegliendo all’interno del programma alcune azioni che potessero caratterizzare il mio impegno verso la comunità chivassese. Credo di aver assolto agli impegni presi con gli elettori con grandi e piccole operazioni amministrative.
1 wi fi
2 streaming consiglio comunale
3 Operazione Orco Amico
4 il giornale del Comune di Chivasso
5 Parco Giochi Pessoa
6 Area Parco Bennett 14000 mq di area parco.
7 Piano strategico e situazione idrogeologica
8 Sabiunè e da Ponte a Ponte
9 Cittadinanza Attiva
10 Nuove postazioni Bici in città e passaggio della gestione a Gestopark 30 mila euro anno risparmio.
11 Piattafome open virtualizzazione e noleggio operativo
12 Sportello Polivalente
13 Vigili di Quartiere
14 Piste Ciclabili (apertura di Boschetto la ciclabile del canale Cavour).
15 Street Art
16 Festa dell’Albero e iniziative scolastiche
17 Cava di Boschetto
18 Recupero di oltre 2 milioni da Seta
19 Pulman Elettrici
20 Chioschi comunali
21 Il Milione e cento di Bilancio….
22 Diritto di superfici
23 Mini punti ecologici
24 Raccolta dell’olio esausto
25 Raccolta delle scarpe
26 Isole ecologiche
27 Regolamento su i rifiuti
28 Antenne telefonia mobile- via Paleologi.
29 Chiusura delle aree oggetto di abbandono del rifiuto
30 Esedra via Baraggino e via Caluso
31 Piazzale Agenzia delle Entrate costo zero per il comune
32 Video Sorveglianza dell’intera città
33 Nuove attrezzature sportive del Parco Mauriziano.
questo elenco è solo ed esclusivamente un piccolo pro memoria, che vi consegno in caso ce ne fosse bisogno, perché altri possano portare avanti il lavoro.
Non vuole certo essere una lode a se stessi ma l’evidenza di una persona contenta dell’opportunità che gli è stata data e che pensa di non aver tradito la fiducia dei cittadini che lo hanno votato , riservando all’obiettivo comune tempo impegno e dedizione al netto delle proprie capacità.
Penso che, a volte, questo mio prodigarsi sia stata spesso confuso con la smania di protagonismo, un retro pensiero che neppure il lavoro a testa bassa è riuscito a scacciare dalla testa di alcuni consiglieri e men che meno all’interno del PD. Al contempo non credo che si debba imporre a tutti i costi la propria presenza.
Non scappo certo con il pallone in mano, anzi ve lo lascio perché non si può certo segnare se in casa trovi il tuo peggior avversario. Spero che questo mio sacrificio possa invece sbloccare la situazione ed aprire opportunità nuove per chi le vuole cogliere, ma vi prego davvero di non gettare alle ortiche storia, tradizione e pensiero di sinistra che ci accomuna solo per evitare una o più candidature a voi non gradite. Se il vostro problema è questo, io faccio più di un passo indietro, tranquilli ….. ma teniamo la barra dritta sui valori del centro sinistra per favore.
Per me pensiero ed azione sono sempre state conseguenti ho sempre vissuto la mia esperienza in maniera assolutamente “scautistica” facendo mie le parole di BP:” Incontrerai nella tua rotta difficoltà e pericoli, banchi e tempeste. Ma senza avventura, la vita sarebbe terribilmente monotona. “Se saprai manovrare con cura, navigando con lealtà e gioiosa persistenza, non c’è ragione perché il tuo viaggio non debba essere un completo successo; poco importa quanto piccolo fosse il ruscello dal quale un giorno partisti” .
Grazie per quanto in questi anni ho imparato, perché da ognuno di voi ho sicuramente ricevuto più di quanto ho dato. Grazie agli amici di Sel che hanno saputo guardare oltre le beghe nazionali dandomi il loro sostegno e la loro fiducia. Un pensiero agli amici di sempre con cui abbiamo condotto tante battaglie e tante altre ne condurremo, perché non si smette di fare politica. Permettetemi poi un grande abbraccio alla mia famiglia che mi supporta e mi sopporta da anni ed alla quale ho sottratto tanto, forse troppo tempo. Non sono riuscito nell’intento di contagiare altri con il mio entusiasmo e la mia intraprendenza… mi spiace. Spero che chiunque venga scelto per guidare questa splendida città abbia un’idea di futuro e sappia immaginarsi una città un territorio a misura di bambino e non pensi di gestirla stando alla finestra cercando di incolpare il cielo perché è azzurro. Spero che chiunque esso sia possa rappresentare al meglio i valori di laicità, anti fascismo, pluralismo e riformismo che sempre e da sempre mi hanno fatto diventare l’uomo che oggi so di essere. Spero davvero che da questa serata escano uomini e donne che vogliono impegnarsi per il Partito Democratico, giovani e meno giovani che non si fanno dettare la linea da chi non rispetta la storia grande della sinistra italiana.
Vi auguro Buone primarie, buona campagna elettorale e Buona strada… qualunque essa sia!
Massimo Corcione
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