Con i tempi che corrono, forse non c’era persona migliore che potesse ricevere il ricoscimento del “Nocciolino d’Oro”. Già, perché con la crisi che morde, le aziende che chiudono, la disoccupazione che cresce, quale segnale di speranza migliore si può dare oggi ad una popolazione sempre più depressa se non quello di portare agli onori della cronaca chi, con dedizione al lavoro, professionalità e, soprattutto, una bella idea, è riuscito non solo a sopravvivere al difficile momento globale, ma anche ad allargare i confini della propria attività, fino a renderla mondiale. Udite udite. Sabato 14 settembre, in occasione della Festa dei Nocciolini, l’Ascom di Maria Luisa Coppa in piazza della Repubblica premierà, con il riconoscimento di “Nocciolino d’Oro 2013”, Guido Roveta, titolare della Criotec Impianti srl. Una realtà che forse in città non tutti, colpevolmente, conoscono ma che è in realtà un fiore all’occhiello di Chivasso. Per chi non lo sapesse ancora, il “Nocciolino d’Oro” si assegna ogni anno a istituzioni o personaggi locali, operanti nei settori più svariati e degni di essere ricordati ed insigniti di uno speciale riconoscimento per il loro costante impegno sul territorio. Guido Roveta è nato a Saliceto, nel cuneese, 68 anni fa. Sposato da quasi quarant’anni con Danila Secchi, padre di Alberto e Marco, s’è trasferito a Chivasso per lavoro nel 1968. “Ho lavorato per 21 anni presso la Rivoira dove ho raggiunto la carica di capo stabilimento”, spiega. Poi, nel 1989 la svolta: Roveta fonda la Criotec Impianti srl. “Siamo partiti in sei con tanta preoccupazione e con la speranza di arrivare alla pensione - dice -. Ora siamo in 40, l’azienda è strutturata e il nostro mercato è mondiale. Facciamo criogenia, ossia studiamo, progettiamo e costruiamo ‘chiavi in mano’ apparecchiature e impianti per temperature che raggiungono i -270°C. I nostri principali clienti sono Centri di Ricerca italiani, europei ed extra europei, tra cui il CERN di Ginevra con cui abbiamo fatto lavori molto importanti relativi all’esperimento LHC e CMS. Un’esperienza fondamentale qualitativamente e quantitativamente che ci ha portati a ricevere il premio Gold Award nel 2005”. La crescita tecnologica interna all’azienda, in cui lavora tutta la famiglia Roveta, è sempre stata un fattore di grande successo. “I nostri impianti sono spesse volte prototipi e quindi siamo costretti ad investire molto in ricerca ed innovazione - prosegue il Roveta -. Nel lavoro mi hanno sempre appassionato le sfide. Tre anni fa ci siamo impegnati con un investimento importante per la realizzazione della prima linea europea per la costruzione di ‘jacketing’ (rivestimento) per cavi superconduttori dell’impianto sperimentale ITER per la produzione di energia tramite fusione nucleare, il cosiddetto nucleare pulito senza scorie. Il progetto ITER, in fase di realizzazione a Cadarache nel sud della Francia, finanziato da USA, Europa, Russia, Giappone, Corea, Cina, India ha lo scopo di produrre energia rinnovabile, una delle sfide più importanti del futuro. La commessa, vinta a seguito di una gara europea, ci ha permesso di acquisire un lavoro della durata di 5 anni con un incremento della forza produttiva, oltre al coinvolgimento di altre aziende chivassesi. Questo lavoro ci ha dato una visibilità mondiale perché delegazioni di tecnici e ricercatori provenienti dai Paesi interessati ad ITER vengono frequentemente presso il nostro stabilimento per interscambi tecnici e formativi”. Nel 2010 Criotec Impianti S.r.l. si è aggiudicata il premio “Chiave a Stella” assegnato dalla Camera di Commercio di Torino quale impresa innovatrice. “La notizia di essere stato scelto per il premio Nocciolino d’Oro - conclude - è stata una bella sorpresa e naturalmente sono felice ed orgoglioso. Chivasso è la città dove vivo maggiormente il mio tempo e ho seguito nei vari anni le trasformazioni che l’hanno resa sempre più bella e accogliente”. Emiliano Rozzino
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